“Comunità energetiche delle imprese: vantaggi economici e messa in sicurezza energetica”, è il titolo del convegno organizzato da CNA di Ravenna.
Un approfondimento su questo innovativo metodo di produzione e consumo di energia elettrica rinnovabile, a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentatati di CNA Ravenna, il prof. Leonardo Setti, docente dell’Università di Bologna e fondatore del Centro per le Comunità Solari, Michele De Pascale, sindaco del Comune di Ravenna e presidente della Provincia di Ravenna, e Manuela Rontini, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna.
Ha introdotto il tema il presidente della CNA Territoriale di Ravenna, Matteo Leoni, che ha affermato: “Il rincaro dell’energia elettrica e del gas ha raggiunto livelli mai riscontrati nel nostro Paese e questo ci impone necessariamente una transizione verso modi di produzione e consumo più sostenibili. Le recenti disposizioni di legge hanno consentito un notevole passo in avanti nel campo delle Comunità Energetiche Rinnovabili, che favoriranno la diffusione di energia verde, a Km 0 e sostenibile grazie a sistemi di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia all’interno delle comunità. Occorre però precisare che sul tema della transizione energetica la semplificazione delle procedure è indispensabile ma da sola non è sufficiente per sostenere gli investimenti delle PMI per l’autoproduzione di energia. Occorre abbinare efficaci strumenti di incentivazione e di sostegno oltre a politiche strutturali che puntino a ridurre la dipendenza dell’Italia dal gas, abbassare il costo della bolletta e accelerare il percorso della decarbonizzazione. Con questa iniziativa come CNA Ravenna vogliamo mettere a fuoco il contesto strategico e normativo nel quale inquadrare le comunità energetiche tra le imprese, cercando di evidenziare soprattutto i vantaggi economici e la messa in sicurezza delle aziende dal punto di vista energetico”.
“L’obiettivo di questo incontro – ha concluso Massimo Mazzavillani, direttore generale di CNA Ravenna – era conoscere e presentare ai tanti intervenuti l’opportunità delle Comunità Energetiche e ascoltare come le Istituzioni stanno accogliendo questo nuovo modello di produzione e consumo di energia. Il tema è senz’altro epocale e determinerà anche le condizioni delle future generazioni, per questo preoccupa la carenza di politiche energetiche strutturali nel nostro Paese. Le energie rinnovabili, su cui occorre sicuramente accelerare, ci garantiranno piena autonomia energetica solo tra 20/30 anni, nel frattempo è importante individuare un’energia di transizione con fonti fossili, e il gas è sicuramente la più indicata in quanto la meno inquinante. Occorre, quindi, dare maggiore sostegno alle iniziative di imprese e cittadini che vadano in questa direzione con finanziamenti, fondi e politiche che stabiliscano regole chiare e semplici e un monitoraggio costante dei processi. Come CNA crediamo sia opportuno riprendere urgentemente gli investimenti per aumentare il livello della estrazione di gas nel nostro territorio, al fine di determinare una sua ricaduta positiva per le imprese e i cittadini e per rilanciare il Distretto ravennate dell’offshore. È il momento di sfruttare appieno le risorse di cui disponiamo, potenziando le estrazioni di gas già attive e semplificando al massimo i processi di ricerca di siti per nuove estrazioni”.