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Refrigerazione e pompe di calore, certificazione necessaria. CNA: “Attenzione agli irregolari”

“Continua in modo costante in Trentino Alto Adige l’aumento delle persone e delle imprese certificate f-gas nonostante si sia fatto di tutto per scoraggiare chi, impresa o persona, ha affrontato il percorso, irto di oneri amministrativi ed adempimenti burocratici, per giungere alla certificazione”. Lo afferma CNA Installazione e Impianti del Trentino Alto Adige, che avverte i cittadini. “Chi è sprovvisto di certificazione non potrebbe installare impianti di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore. Svolgendo l’attività, pratica concorrenza sleale nei confronti delle imprese che rispettano le disposizioni di legge”.

Il Regolamento UE 517/2014 contiene diverse norme per contrastare gli operatori abusivi e la violazione delle regole, ma del Decreto di attuazione del Regolamento, attualmente in gestazione al Ministero ed atteso dagli operatori del settore, non si hanno notizie. Al 1° gennaio 2017 risultano iscritte al Registro F-gas oltre 50.000 imprese, di cui più di 24.000 certificate, e 78.500 persone, di cui 55.000 certificate. In Alto Adige risultano 144 imprese iscritte, di cui 92 certificate, pari al 63,8%, contro una media nazionale del 48,3%. Le persone iscritte al registro sono 297, di cui ben 251 certificate, ovvero l’84,5%, la miglior performance in Italia che ha una media del 72,2%. In Trentino ci sono 377 aziende iscritte al registro, di cui 182 certificate (48,3%, pari alla media nazionale) e 603 persone iscritte, di cui 493 certificate (81,7%).

“Molte imprese si sono certificate, il Ministero dell’Ambiente – commenta CNA Installazione Impianti regionale – dovrebbe dare un segnale che vada nella direzione di colpire chi opera senza certificazione. Bene farebbero i clienti a verificare se l’installatore al quale si sono rivolti è certificato o meno”. 

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