La nuova proposta nel programma del Presidente Juncker per un’“Europa che protegge” è stata elaborata sulla base della frequenti catastrofi naturali che hanno gravemente colpito cittadini, imprese ed Istituzioni di molti Paesi europei negli ultimi anni. Un elemento qualificante della proposta è costituito da “rescEU”, una riserva europea di capacità di protezione, di cui fanno parte ad esempio gli aerei da utilizzare contro gli incendi boschivi, i sistemi speciali di pompaggio, le squadre di ricerca e soccorso in ambiente urbano, gli ospedali da campo e le unità mediche di pronto intervento. Queste capacità, che andranno ad integrare le risorse nazionali, saranno gestite e mobilitate dalla Commissione europea per aiutare i paesi colpiti da catastrofi, quali inondazioni, incendi boschivi, terremoti e epidemie. Soltanto nel 2017, più di 200 persone sono morte a causa delle catastrofi naturali che hanno colpito l’Europa e più di un milione di ettari di foreste è andato distrutto.
La proposta della Commissione intende rendere più efficaci le capacità di risposta collettiva a livello europeo e migliorare le capacità di prevenzione e preparazione:
1. rafforzare le capacità di risposta europee: rescEU
– verrà istituita una riserva UE di risorse per gli interventi di protezione civile, che aiuterà gli Stati membri a reagire alle catastrofi, se le capacità nazionali si rivelassero insufficienti. RescEU comprenderà risorse, ad esempio aerei antincendio e sistemi di pompaggio dell’acqua, che andranno ad integrare le capacità nazionali. Tutti i costi e le capacità di rescEU saranno interamente coperti da finanziamenti UE e la Commissione assicurerà il controllo operativo delle risorse, decidendo quando e come mobilitarle;
– in parallelo, la Commissione aiuterà gli Stati membri a rafforzare le loro capacità nazionali, finanziando l’adattamento, la riparazione, il trasporto e i costi di esercizio delle risorse di cui dispongono, mentre attualmente vengono coperti soltanto i costi di trasporto. Le risorse andrebbero a far parte di un insieme condiviso destinato agli interventi urgenti a disposizione del “Pool europeo della protezione civile”, da mobilitare in caso di catastrofe;
2. potenziare la prevenzione e la preparazione alle catastrofi
– in base alla proposta odierna, gli Stati membri saranno invitati a condividere le proprie strategie nazionali di prevenzione e preparazione, in modo da poter collettivamente individuare le eventuali lacune e porvi rimedio;
– la proposta prevede il consolidamento delle sinergie e della coerenza con le vigenti politiche dell’UE che si occupano di prevenzione e preparazione. Tale ambito comprende ad esempio la strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici, i Fondi strutturali e di investimento europei, il Fondo di solidarietà, le normative ambientali (ad esempio, i piani di gestione delle alluvioni e le soluzioni basate sull’ecosistema), la ricerca e l’innovazione e le politiche di contrasto delle gravi minacce transfrontaliere alla salute e di altro tipo. Infine, la proposta prevede la razionalizzazione e la semplificazione delle procedure amministrative per ridurre i tempi di invio dell’assistenza di primo soccorso.
Inoltre il 21 novembre scorso, la Commissione Europea ha deciso di contribuire con 28 milioni di EUR dei fondi della politica di coesione a favore del rilancio dell’attività economica di una regione, l’Umbria, colpita da gravi eventi sismici. I finanziamenti aggiuntivi e le nuove priorità di investimento la Commissione ha approvato la modifica del programma regionale della politica di coesione per l’Umbria. La stessa procedura sarà applicata a breve anche ai programmi regionali di Lazio, Marche e Abruzzo.
In Umbria i finanziamenti aggiuntivi della politica di coesione sono orientati a migliorare la resilienza sismica degli edifici scolastici e l’efficienza energetica, a sostenere le imprese locali e a finanziare il restauro del patrimonio culturale, basilica di Norcia compresa, per far ripartire il turismo