“Un disastro annunciato, frutto di ritardi burocratici e di incuria. E, ancora una volta, a pagarne le durissime conseguenze sono cittadini e imprenditori”.
Il Presidente di Rete Imprese Italia, Giorgio Merletti, nell’esprimere solidarietà alla popolazione e agli imprenditori di Genova che hanno visto distrutti negozi, laboratori e officine, sottolinea le gravi responsabilità all’origine del disastro che ha colpito il capoluogo ligure.
“Quanto avvenuto a Genova – sostiene Merletti – è solo un esempio di molte situazioni che riguardano la gestione del territorio italiano. Basti pensare che 5.569 Comuni, pari al 69% del totale, sono collocati in aree a rischio idrogeologico e che oltre un terzo (36,3%) presenta un livello di attenzione molto elevato (livello massimo) per il rischio di frane”.
“Per evitare che si ripetano drammi come quello di Genova – aggiunge Merletti – bisogna intervenire subito, con un piano nazionale finalizzato a mettere in sicurezza le aree a rischio e con interventi straordinari per sbloccare gli iter amministrativi. La fragilità del nostro territorio deve essere considerata una priorità intorno alla quale concentrare risorse e investimenti che consentirebbero anche di creare occasioni di lavoro per molte aziende”.
Rete Imprese Italia chiede lo stato di calamità naturale e la sospensione del versamento dei tributi per le imprese dei Comuni colpiti. Una richiesta che possa essere espressa anche tramite una semplice autocertificazione dei danni subiti.