L’introduzione dei nuovi adempimenti di comunicazione periodica dei dati recentemente introdotti dal decreto collegato alla legge di bilancio 2017 (articolo 4 del DL 193/2016, conv.) – come più volte evidenziato dalla CNA nel corso dei diversi incontri – determina ulteriori oneri burocratici per le imprese., non compensati, se non in minima parte, dal riconoscimento del credito d’imposta e delle altre semplificazioni accordate.

I nuovi obblighi di comunicazione, infatti, entrano a “gamba tesa” sul graduale processo di semplificazione avviato attraverso la fatturazione elettronica e la comunicazione dei dati con i sistemi opzionali previsti dal D.Lgs n. 127/2015. Continuiamo a sostenere, infatti, che per arrivare ad un giusto equilibrio tra le prioritarie esigenze di semplificazione degli obblighi fiscali delle imprese e le esigenze di controllo della fedeltà fiscale, occorre arrivare quanto prima alla fatturazione elettronica di tutte le operazioni.  Tale processo deve avvenire in modo graduale attraverso la scelta opzionale di sistemi di fatturazione elettronica completamente gratuiti, sempre più agili e capaci di dialogare con i sistemi gestionali della contabilità aziendale, in cambio di  significative semplificazioni negli obblighi di comunicazione (vedi il sistema di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche già messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate – Vedi Notizia 4 luglio 2016).

Le criticità riscontrate sotto il profilo normativo nel nuovo ”spesometro trimestrale obbligatorio”  e, conseguentemente, sui piano più prettamente interpretativo, ci hanno spinto ad inviare una nota di osservazioni al Ministero dell’Economia e delle finanze e all’Agenzia delle entrate.

Nella nota sono elencate le necessarie modifiche normative da effettuare alle disposizioni attualmente in vigore nonché alcuni chiarimenti che l’Agenzia delle Entrate dovrebbe fornire agli operatori già nei prossimi giorni.

Per circoscrivere gli oneri amministrativi aggiuntivi, infatti, oltre a tornare quanto prima ad un unico obbligo annuale di comunicazione dei dati, è essenziale che l’Agenzia delle Entrate fornisca in modo tempestivo degli opportuni chiarimenti per concedere il tempo necessario alle imprese o ai loro intermediari di procedere ai necessari adeguamenti contabili e dei programmi informatici già dal 1° gennaio 2017.