Dopo quindici giorni dalla riapertura delle frontiere interne, l’Unione europea ha riaperto anche i propri confini esterni con il resto del mondo, seppur limitando tale libertà a quindici paesi terzi.
Da ieri è infatti entrata in vigore la lista approvata dai Ministri per gli Affari interni degli Stati membri relativa ai paesi terzi i cui cittadini sono autorizzati a rientrare nell’UE per viaggi non essenziali. La lista comprende il Canada, l’Australia, l’Uruguay, il Marocco, la Tunisia, l’Algeria, il Giappone, la Corea del Sud, la Nuova Zelanda, il Ruanda, la Tailandia, la Georgia, la Serbia e il Montenegro. Per quanto riguarda la Cina, l’ingresso sarà legato al principio della reciprocità: i suoi residenti potranno viaggiare di nuovo nell’UE solo quando Pechino accetterà viaggiatori dell’UE sul suolo cinese.
Al momento esclusi gli Stati Uniti, il Brasile, la Russia o la Turchia, dal momento che manca il rispetto del criterio per cui il numero medio di infezioni per 100.000 abitanti nelle ultime due settimane dovrebbe essere vicino o inferiore alla media europea.
L’elenco rimane comunque indicativo, in quanto uno Stato membro può scegliere di non aprirsi a tutti i paesi della lista, e sarà rivisto ogni due settimane con la possibilità di aggiungere o rimuovere i paesi contenuti.