A distanza di più di un mese dall’inizio dell’epidemia, il settore dei trasporti e della logistica continua a funzionare, soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento dei generi alimentari. Ma spesso si tratta di un’attività complicata, come sottolinea il presidente di CNA Fita, Patrizio Ricci, ai microfoni di Radio 24: “La nostra situazione è resa difficile prima di tutto dal fatto che spesso siamo considerati come gli ‘untori’ e questo dà il senso della frustrazione di chi comunque continua a garantire un certo tipo di servizio”. “In questo quadro – prosegue Ricci – purtroppo si inseriscono anche le risposte, lente, da parte del Governo. In un momento di emergenza le decisioni devono essere prese con la massima urgenza. Mi riferisco, ad esempio, alla richiesta di poter lavorare almeno tre o quattro ore in più, perché con le nuove disposizioni in materia di sicurezza si allungano i tempi di carico e scarico delle merci. Attendiamo ancora risposte che riguardano la revisione dei veicoli che, come sappiamo sono state rinviate, ma non all’estero, mettendo quindi in grande difficoltà i trasportatori che esportano le merci. Un’altra criticità riguarda la liquidità all’interno delle aziende dell’autotrasporto che non si vedono pagare le fatture dai committenti, ma che comunque si ritrovano a sostenere pagamenti immediati come il gasolio e i pedaggi autostradali”. “La situazione è complicata in tutti i settori – conclude il presidente di CNA Fita – ma in quello dell’autotrasporto, considerato essenziale, le risposte ai nostri problemi devono essere immediate”.