Misure forti e straordinarie per superare l’emergenza sanitaria ed economica provocata dal coronavirus tutelando salute, livelli di reddito e tessuto produttivo; definire un percorso chiaro e ordinato per la “riapertura”, e un progetto per offrire una visione del futuro dell’Italia con riforme e interventi per rimuovere le criticità strutturali di cui soffre il Paese.
La CNA ha messo a punto un Manifesto, un contributo da parte di artigiani e piccole imprese per vincere l’ennesima sfida. “L’Italia si è sempre rialzata dalle prove cui la sua storia millenaria l’ha sottoposta. Si rialzerà anche questa volta, più consapevole e coesa di prima” è la conclusione del contributo della CNA che non si abbandona a un facile e retorico ottimismo ma confida nelle straordinarie energie e risorse del Paese e in particolare nelle capacità e nella infinita creatività degli artigiani e dell’imprenditoria diffusa.
Il Progetto Ricominciamo da Noi si articola in tre sezioni: sopravvivere, ripartire, accelerare, accompagnate da una profonda e dettagliata analisi sulle carenze e distorsioni di cui il Paese soffre da tempo.
Il Manifesto elenca invece dodici misure forti da adottare immediatamente per scongiurare che il motore dell’economia si spenga, evitare la paralisi di intere filiere. Quindi erogazione di credito senza vincoli, una radicale opera di semplificazione burocratica, un bonus da mille euro al mese per autonomi, professionisti e partite Iva, incentivi per favorire gli investimenti in sicurezza negli ambienti di lavoro, sblocco dei debiti della pubblica amministrazione, sospensione del codice degli appalti.
Siamo perfettamente d’accordo sul manifesto e adesso bisogna far si che non sia lettera morta. Attivate tutti i canali per far cambiare le cose. A noi artigiani i soldi servono subito, le spese non si fermano più.
Grazie
A) sospendere gli F24 a chi fattura meno dell’anno scorso: non si tiene conto di chi fa subfornitura e ha davanti a sé 3 mesi di insoluti pur cercando di continuare a produrre magari investendo su nuovi prodotti. Questa cosa è a dir poco miope.
B)Corrieri: abbandonati a loro stessi, senza mascherine, senza guanti. Rischiano come i paramedici e sono forse strategicamente più importanti ma nessuno si è preoccupato di stilare un protocollo comportamentale o di procurare quei minimi ausili necessari alla loro funzione.
Ho interrotto la mia attività come tutti ma non posso usufruire del bonus covi perché percepisco 512euro di pensione vecchiaia.trovo ingiusto questo trattamento perché per lavorare pago tutte le tasse dovute e non posso certo sopravvivere con la minima con la quale riesco a pagare al massimo un paio di bollette!.
Ora sono allo stremo e non penso di essere l’unica. Non possiedo immobili e non ho altre fonti di reddito.