“L’evasione della tassa sui rifiuti da parte delle aziende del commercio, denunciata oggi dal sindaco Marino, è la prova che non sia più rinviabile la necessità di affrontare la questione una volta per tutte, per alleggerire il pesante carico che oggi sostengono queste attività. La tassazione sui rifiuti a Roma è la più alta e la più ingiusta tra tutte le città italiane. A Roma un’azienda con 300 mq. di laboratorio e 175 mq commerciali paga 6.241 Euro l’anno. A Milano la stessa azienda paga 5.323, a Bologna 2.930, a Napoli 5.629, a Firenze 4.461, a Torino 4.049. Un’azienda romana paga il 35% in più della media del paese. Non crediamo che questo sia determinato prevalentemente dall’evasione, ma – come ben noto a tutti- da una pluralità di fattori negativi che da sempre affliggono l’AMA.
Nei mesi scorsi ci siamo incontrati più volte con gli assessori competenti proponendo misure da inserire nel regolamento comunale, che dovrà essere approvato con il bilancio 2016 per correggere il sistema tariffario.
Nei prossimi giorni chiederemo agli assessori al Bilancio, all’Ambiente e alle Attività Produttive di riaprire il tavolo di confronto per definire misure che adeguino il regolamento capitolino alle norme nazionali in termini di rifiuti speciali, introducano meccanismi che favoriscano la regolarizzazione di chi ha eluso o evaso, stimolino i sistemi aggregativi a farsi carico del decoro della città” così Erino Colombi, presidente Cna di Roma.