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Rimodulare incentivi per favorire investimenti su 8 milioni di immobili

Nel Ddl concorrenza inserire la riforma del mercato dell’energia

Nel Ddl concorrenza inserire la riforma del mercato dell’energia

Gli ecobonus hanno prodotto un risparmio energetico negli ultimi due anni pari a 10,8 GW, un minor consumo di gas per 2 miliardi di metri cubi e un taglio delle emissioni di CO2 stimabile in 1,3 miliardi di tonnellate. È quanto hanno sottolineato CNA e Confartigianato nel corso dell’audizione in Commissione ambiente della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto degli incentivi in materia edilizia.

I risultati positivi mostrano l’esigenza di rimodulare il sistema degli incentivi in funzione di obiettivi come la riduzione dei consumi energetici, l’efficientamento del patrimonio immobiliare e la riqualificazione urbana attraverso un equilibrato rapporto costi-benefici.

Le due organizzazioni hanno evidenziato che nei prossimi 10 anni sarà necessario intervenire per la riqualificazione energetica su circa 8 milioni di immobili, numeri certamente ambiziosi ma che sono alla portata con una adeguata pianificazione e con strumenti idonei per concretizzare il grande piano di ristrutturazione.

I bonus edilizi negli ultimi due anni hanno attivato investimenti superiori a 100 miliardi con un contributo al Pil dell’1,3%. Oltre al Superbonus 110%, anche gli altri incentivi hanno registrato una significativa crescita grazie anche all’opportunità della cessione del credito.

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