Rai news 24 approfondisce il tema del green pass e del confronto delle parti sociali con il Governo. “Quali sono i nodi da sciogliere?” – chiede a Claudio Giovine, direttore della divisione economica e sociale CNA.
“Si è avviato un confronto molto positivo con i ministri Speranza e Orlando. – risponde Giovine – Le questioni sul tavolo sono tante e l’obiettivo comune è evitare nuove chiusure. Evitare le zone gialle, arancioni e rosse che obbligano le imprese e i cittadini a pagare un prezzo elevatissimo. Se, ad oggi, per fare questo lo strumento è il vaccino e lo strumento per controllare la malattia è la vaccinazione o il tampone con il green pass noi siamo favorevoli ad un utilizzo esteso e intensivo di quest’ultimo”.
“E’ chiaro che questo deve avvenire, e lo abbiamo detto in maniera chiara al Governo – prosegue Giovine – deve avvenire attraverso uno strumento di legge. Non può essere attraverso un accordo pattizio tra parti datoriali e sindacali. E’ altrettanto evidente che deve essere una norma chiara per evitare quelle complicazioni applicative, quelle imprecisioni, che generano sfiducia e scoraggiano il turismo ed i clienti ad utilizzare i nostri servizi. L’obiettivo è, al massimo, sicurezza e prevenzione”.
Quanto alla validità del pass già nelle mense aziendali, come la valuta la Confederazione? “E’ uno di quei passaggi complicati quando si estende progressivamente un obbligo, che prima è passato per la sanità, poi la scuola, e adesso i luoghi di lavoro. Un passaggio che va gestito, come altri, in maniera trasparente nell’accordo tra le parti. Ad esempio: nelle piccole imprese e nelle imprese artigiane, la maggior parte dei rapporti non si hanno tra colleghi ma tra imprenditori e clienti. Per questo abbiamo posto il problema su come regolare il rapporto tra due persone che lavorano fianco a fianco tutti i giorni ma anche tra coloro che nella loro quotidiana attività incontrano decine di persone esterne. Sono, quindi, tanti- sottolinea il direttore CNA – gli aspetti che andranno chiariti e noi confidiamo che a breve il Governo emani una norma che risolva all’origine eventuali contenziosi che si potrebbero aprire, come quello che vede gli esercenti obbligati a controllare i documenti dei propri clienti”.
Ed è proprio sulla questione dei controlli e delle possibili sanzioni che si concentrano le critiche più aspre. Quanto questo aspetto preoccupa le piccole e medie imprese? “In realtà non siamo preoccupati dalla verifica del green pass, eseguibile in poco tempo attraverso una semplice applicazione, piuttosto la cosa poco conveniente ed appropriata è quella di chiedere i documenti ai propri clienti. Sarebbe opportuno limitare il controllo del green pass rinviando poi a campione, a carico delle forze dell’ordine, la verifica dei dati del green pass e dell’identità del soggetto che li ha mostrati. Non crediamo che questo debba essere un onere lasciato a carico delle imprese e dei propri dipendenti”.
Lunedì altra priorità sul tavolo di confronto: la riforma degli ammortizzatori sociali. Quali le riforme della CNA da presentare al Governo? “Sulla riforma degli ammortizzatori – replica Giovine – il confronto con il Governo è in uno stato molto più avanzato. Sono mesi che stiamo lavorando alla ricerca di soluzioni che riescano ad accordare al meglio l’obiettivo di universalità dello strumento con la valorizzazione delle esperienze, anche bilaterali, che in vari settori si sono positivamente sviluppate. La strada che è stata imboccata va proprio in questa direzione quindi ci sarà per tutti la copertura che ad oggi è riservata solo ad alcuni lavoratori che lavorano in imprese con più di 5 dipendenti e il livello di coperture sarà sempre più omogeneo e allungato. Questo per noi è un fatto positivo – conclude il direttore della divisione economica e sociale CNA- forti anche del fatto che nell’artigianato noi già da tempo attraverso l’ente bilaterale avevamo esteso la copertura a tutti i lavoratori con qualunque dimensione di impresa e riteniamo che questo debba essere un elemento da valorizzare e da potenziare anche nella riforma. Credo, infatti, che siamo arrivati ad un punto positivo di conclusione ed il nostro augurio è che già lunedì si possano condividere con il Governo i contenuti fondamentali e le linee che ispireranno poi la norma che dovrà essere adottata per la riforma”.
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