“Siamo di fronte alla ripresa economica più vigorosa degli ultimi decenni, ma le imprese romane rischiano di rimanerne escluse” ha dichiarato Stefano Di Niola, segretario della CNA di Roma, presentando i risultati dell’indagine in collaborazione con Swg.
Secondo lo studio, a cui hanno partecipato più di 200 imprese, per il 92% del campione c’è un aumento eccessivo del costo delle merci, per l’89% del costo delle materie prime e per l’83% del costo dei semilavorati.
Questo aumento del costo delle materie prime viene percepito in modo ancora più significativo tra le imprese manifatturiere, lo denunciano infatti il 96% delle aziende e il 90% delle imprese per quanto riguarda i semilavorati.
Nel caso le costruzioni, l’88% delle imprese del settore trova grandi difficoltà a reperire i semilavorati.
Inevitabilmente, la reperibilità e l’elevato costo delle materie prime e semilavorati ha delle conseguenze. Infatti, per l’84% delle imprese sarà necessario aumentare i prezzi, per il 72% si ritarderà la consegna e ben 54% delle imprese saranno costrette a rinunciare a commesse importanti.
Situazione complicata anche sul fronte occupazionale, dove il 59% delle imprese intervistate è in difficoltà: infatti, il 32% cerca dipendenti senza trovarli, il 21% non trova personale e perde dipendenti.
“Le nostre imprese – ha concluso Di Niola- hanno registrato un aumento degli ordini, ma l’86% delle aziende ha seri problemi di produzione, dovuti soprattutto all’aumento del costo delle materie prime e dei semilavorati, accompagnati da un’enorme difficoltà nel reperimento del personale, come dichiara il 59% degli imprenditori intervistati.
Per far fronte a questa situazione di reale emergenza, chiediamo alle istituzioni locali di sostenere le imprese attraverso la riduzione della tassazione di loro competenza, come Tari e Cosap e di una significativa semplificazione della burocrazia, mentre alle istituzioni nazionali la riduzione degli oneri generali che gravano sulle bollette energetiche”.