“Sono evidenti le criticità di cui soffre il Sistema sanitario nazionale, tali da mettere in seria discussione il dettato costituzionale secondo il quale la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Così CNA Pensionati intervenuta di fronte ai membri della commissione Affari Sociali del Senato nell’ambito del provvedimento ‘Misure di garanzia per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria’.
Si tratta di un tema complesso, che riflette un crescente divario tra chi può permettersi di ricorrere a prestazioni private e chi, invece, è costretto a indebitarsi o a rinunciare a curarsi. Il riferimento è soprattutto alle persone anziane, più fragili e conseguentemente più esposte alle carenze di prestazioni.
Per questo CNA Pensionati, fortemente impegnata a monitorare le condizioni di accesso alle prestazioni sanitarie affinché siano in sintonia con i principi costituzionali, ha avviato un’indagine tra i propri associati centrata sul tema della sanità.
Le prime evidenze dell’indagine in corso indicano inequivocabilmente come priorità di intervento la riduzione dei tempi delle liste di attesa, peggiorati negli ultimi tre anni per oltre il 75% dei partecipanti. A fronte di questi ritardi quasi un terzo degli intervistati ha deciso di rivolgersi a strutture private, il 5% ha addirittura rinunciato alla prestazione.
Le misure contenute nel Capo I del Disegno di Legge sono per CNA Pensionati quelle di maggiore interesse, a partire dall’art. 1 recante “Disposizioni in materia di prescrizione ed erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale”.
La disposizione che prevede l’obbligo per il medico di attribuire una appropriata classe di priorità per prescrizioni di prestazioni specialistiche potrebbe rappresentare una prima importante selezione rispetto al progressivo innalzamento di prescrizioni.
Altresì importante l’indicazione per cui il medico specialista debba prendersi in carico l’assistito fino alla conclusione del percorso diagnostico.
Fondamentale sarà l’attività di monitoraggio di Regioni e Province Autonome, anche attraverso una attenta verifica del rispetto dei piani strategici annuali elaborati dai direttori regionali della sanità.
Nello stesso tempo, CNA Pensionati richiama l’attenzione su un costante monitoraggio del progetto “Telemedicina” finanziato con fondi del Pnrr.
In merito alla “Istituzione del registro delle segnalazioni e funzionalità dell’Osservatorio nazionale delle liste di attesa”, CNA Pensionati esprime qualche dubbio in merito all’efficacia, pur apprezzandone le finalità. Potrebbe essere più opportuno, infatti, il coinvolgimento di soggetti qualificati di rappresentanza come possibili filtri atti a promuovere un corretto utilizzo dello strumento, così da garantire effetti positivi.
Il provvedimento risulta apprezzabile nei contenuti, pur migliorabili, e potrebbe rappresentare un passo in avanti nella definizione di traiettorie utili a ridurre una criticità ormai conclamata.
CNA Pensionati sottolinea l’importanza del lavoro di concerto dei quattro ministeri protagonisti di questa sfida, un segnale di effettiva consapevolezza della necessità di intervenire con urgenza e incisività per potenziare il nostro Sistema sanitario nazionale.
Permane la necessità di muoversi con celerità per dare concretezza alle misure e mantenere un presidio costante alle dinamiche del Ssn, al fine di arginarne il processo di impoverimento, che può determinare fenomeni di disagio sociale preoccupanti.