“Abrogare lo sconto in fattura è tra le modifiche prioritarie della Legge di bilancio”. Lo sottolinea il presidente della CNA, Daniele Vaccarino, alla vigilia dell’esame della manovra in commissione Bilancio al Senato. La norma, introdotta dall’articolo 10 del Decreto Crescita, obbliga le imprese ad anticipare ai clienti l’intero ammontare del credito fiscale previsto da eco-bonus e sisma-bonus. “Si tratta di una norma che, come ha riconosciuto in più segnalazioni l’Autorità Antitrust, altera la concorrenza e penalizza pesantemente artigiani e piccole imprese favorendo la concentrazione nelle mani di pochi grandi operatori del mercato dell’efficientamento energetico e della riqualificazione edilizia”.
“Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha riconosciuto – prosegue il presidente della CNA – che lo sconto in fattura genera effetti nefasti sulle piccole imprese e si è impegnato a superare la norma attraverso un intervento in Legge di Bilancio. Lo stesso Patuanelli ha avviato un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati dove CNA ha ribadito che la soluzione più efficace è la cancellazione della norma”.
“CNA registra con favore che tutti i gruppi parlamentari hanno presentato emendamenti al Ddl Bilancio per abrogare l’articolo 10 e auspica che, alla luce del vasto consenso in Parlamento, vengano scongiurate scorciatoie e modifiche che rischiano di complicare ulteriormente la situazione. L’abrogazione dello sconto in fattura – conclude Vaccarino – è necessaria per salvaguardare la concorrenza e per far ripartire un mercato bloccato dalla norma con enormi effetti negativi per artigiani e piccole imprese”.