Etichette alimenti, Ue rigetta schema decreto italiano
Con una lettera inviata alle autorità italiane a fine gennaio, la Commissione Ue ha rigettato la notifica dello schema di decreto sull’indicazione obbligatoria in etichetta della sede dello stabilimento. E’ quanto emerge da una missiva del commissario Ue Vytenis Andriukaitis al ministro degli Esteri Angelino Alfano e di cui l’Ansa ha preso visione. Bruxelles, si legge nel documento, ha considerato irricevibile la notifica per motivi di forma, senza esaminare il contenuto.
il decreto 15 settembre 2017 n.145 sull’indicazione obbligatoria nell’etichetta della sede e dell’indirizzo dello stabilimento di produzione è entrato in vigore il 22 ottobre 2017, e si applica dal 5 aprile scorso.
L’Italia aveva già provato a notificare a Bruxelles il provvedimento il 30 marzo 2017, con un’altra procedura, quindi aveva ritirato la notifica l’estate successiva. Il decreto è stato nuovamente inviato a Bruxelles il 28 settembre 2017.
La Commissione ha risposto a fine gennaio 2018, respingendo la notifica in quanto irricevibile. Tale decisione è dovuta al fatto che la procedura seguita riguarda disposizioni già in vigore, mentre lo schema di decreto non era ancora in vigore al momento della notifica. La decisione della Commissione non valuta la sostanza del decreto.
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