È entrato in vigore il 2/08/2024 il decreto legislativo che mira alla semplificazione dei controlli sulle attività economiche, in attuazione della delega al Governo prevista dalla Legge di concorrenza 2021 (L. n. 118/2022).

Il decreto (D.Lgs. n. 103/2024) si propone di favorire la ripresa e il rilancio delle attività economiche, semplificando e rendendo più efficiente il sistema dei controlli, nel pieno rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento europeo e dal diritto internazionale.

In attuazione di tale provvedimento, le principali azioni che dovranno essere implementate sono:

  • elaborare – da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della funzione pubblica – uno schema standardizzato per censire i controlli amministrativi esistenti sulle attività economiche e identificare duplicazioni o sovrapposizioni, con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti per le imprese (entro il 1/10/2024);
  • creare un sistema di identificazione e gestione del rischio, su base volontaria, per programmare controlli basati sul livello di rischio delle attività economiche e riferiti ai seguenti ambiti: protezione ambientale; igiene e salute pubblica; sicurezza pubblica; tutela della fede pubblica; sicurezza dei lavoratori. In particolare è prevista la possibilità per un’impresa, di conseguire un livello di rischio basso tramite, tra l’altro, il conseguimento volontario di certificazioni ESG come, ad esempio, certificazioni dei sistemi ambientali o della sicurezza sul lavoro;
  • implementare il fascicolo informatico di impresa per coordinare e rendere più efficienti i controlli, evitando duplicazioni;
  • definire principi generali per la conduzione dei controlli, che includano la promozione della trasparenza, l’efficienza, la proporzionalità e il rispetto del principio di fiducia nelle imprese;
  • individuare violazioni sanabili attraverso diffida amministrativa per violazioni minori, escludendo quelle che coinvolgono la salute pubblica, la sicurezza e l’incolumità pubblica;
  • sostenere il dialogo e la collaborazione tra amministrazioni e imprese, soprattutto in casi di incertezza interpretativa delle norme;
  • promuovere la formazione del personale preposto ai controlli e l’utilizzo di soluzioni tecnologiche per automatizzare le attività di controllo, nel rispetto dei principi di non discriminazione e sicurezza dei dati.