“Abbiamo manifestato tutta la nostra preoccupazione in merito al decreto interministeriale che introduce il foglio di servizio elettronico, tanto da giudicarlo irricevibile. Non è solo una semplice traslazione tecnologica del foglio di servizio cartaceo, ma rappresenta un inspiegabile sovraccarico di adempimenti finalizzato solo al controllo dell’operatività delle imprese, non alla semplificazione e all’efficientamento del servizio. Il foglio di servizio elettronico, inoltre, non risolverà il problema dell’abusivismo: al contrario rischia di spingere chi opera legalmente a compiere altre scelte”. Con queste parole il presidente nazionale di CNA Fita Ncc Auto, Simone Magellano, ha aperto l’incontro “Il trasporto pubblico non di linea che verrà”, tenuto nella sede nazionale della Confederazione, moderato da Roberto Angelini del dipartimento Relazioni istituzionali e Affari legislativi di CNA.

“Da più di due anni – ha sottolineato Magellano – manifestiamo la nostra preoccupazione in merito ai tentennamenti con cui il decisore politico-parlamentare stava approcciando il non più rinviabile aggiornamento dell’articolo 85 del Codice della strada. Nell’ambito dei lavori sul disegno di legge di iniziativa governativa per la revisione del Codice, si è persa la prima occasione per approvare una modifica legislativa che rimediasse a un regime sanzionatorio ingiustamente afflittivo per gli Ncc auto”.

La modifica approvata alla Camera – ha proseguito non risolve le nostre criticità. Anche se è stata accolta la nostra proposta di distinguere chi esercita l’attività abusivamente rispetto all’impresa autorizzata, il quadro sanzionatorio definito nell’articolo 25 risulta essere più afflittivo del precedente”.

Il combinato disposto fra il foglio di servizio elettronico e il consistente carico di controlli e sanzioni irrogabili a motivo della violazione delle condizioni del titolo autorizzativo o delle regole del Codice, determina – ha evidenziato – uno sproporzionato e irragionevole aggravio degli adempimenti amministrativi, contabili e gestionali in capo alle imprese artigiane prestatrici di servizi Ncc. Da questo deriva, in definitiva, una pericolosa compressione della libertà d’iniziativa economica e una frustrazione dei principi regolativi della concorrenzialità del mercato. La CNA ha rappresentato nei Tavoli le questioni dolenti e lo continuerà a fare – ha concluso – in una logica di collaborazione costruttiva con la politica perché si consenta alle imprese di fare il proprio business nel rispetto delle regole”.

Al confronto hanno preso parte rappresentanti dei gruppi parlamentari di diversi partiti con l’obiettivo di ascoltare le istanze del comparto Ncc e rispondere alle esigenze di migliaia di imprese che offrono un servizio fondamentale per il Paese, per i cittadini e per i turisti, colmando le lacune del trasporto pubblico di linea. Al dibattito sono intervenuti la senatrice Raffaella Paita di Italia Viva, membro della Commissione trasporti del Senato, l’onorevole Antonino Iaria del Movimento 5 Stelle, membro della commissione trasporti della Camera, l’onorevole Andrea Caroppo di Forza Italia, vicepresidente della Commissione trasporti della Camera, e l’onorevole Andrea Casu del Partito Democratico, vicepresidente della commissione trasporti della Camera.

I politici presenti sono stati concordi nell’apprezzare il clima di condivisione delle istanze e lo sforzo, compiuto dalla Confederazione, di collocarle all’interno del dibattito politico con un approccio costruttivo e pragmatico.

La senatrice Paita ha ribadito la sua vicinanza al comparto degli Ncc invitando i partiti a unire le forze per proteggere una categoria che, lavorando, produce valore e servizi utili a tutta la comunità.

L’onorevole Iaria ha puntato l’accento su come la mobilità stia cambiando: all’interno di questo cambiamento, le imprese che si occupano di Ncc offrono un servizio utile, coprendo gli spazi dove il trasporto pubblico non riesce ad arrivare. Ostacolando la categoria degli Ncc, si bloccherebbe un comparto che potrebbe fare la sua parte nella mobilità del futuro.

L’onorevole Caroppo ha auspicato che, già a partire dal prossimo anno, si possa vagliare l’attuazione dei decreti apportando dei correttivi, laddove necessari, anche sulla base delle istanze, delle richieste e delle necessità espresse dalla categoria.

L’onorevole Casu si è soffermato sull’importanza del tema della mobilità e su come, quando si parla di trasporto non di linea, non ci si riferisce a un piccolo segmento, a un comparto, ma si parla di un tema che riguarda tutto il Paese e coinvolge in primis i cittadini, fruitori dei servizi offerti dagli Ncc.