“La nostra storia è una storia lunga, articolata, ricca di successi, a volte non sufficientemente raccontati e valorizzati, ma ispirati da una immedesimazione con le esigenze del mondo imprenditoriale. È una storia anche di difficoltà, di trasformazioni necessarie e collegate pure al cambiamento del nostro Paese, del suo contesto politico e istituzionale”. Così Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, ha esordito a Imola nella sua lectio magistralis che ha aperto, giovedì 28 aprile, il percorso di formazione indirizzato agli imprenditori membri dell’assemblea della locale CNA. Una iniziativa accolta con entusiasmo e partecipazione.
Nel suo intervento, Silvestrini ha raccontato la genesi, gli obiettivi, le prospettive della Confederazione. Ne ha ripercorso gli oltre settantacinque anni di storia, una storia di duro lavoro a favore della rappresentanza di artigiani, piccoli imprenditori, professionisti, pensionati. Ha passato in rassegna i momenti clou di questo percorso: la nascita nell’immediato dopoguerra, la spinta propulsiva e di straordinario sviluppo degli anni cinquanta e sessanta, il varo della legge sull’artigianato, il progressivo allontanamento dai partiti negli anni settanta, con tensioni e fibrillazioni interne che non “non compromise tuttavia né l’elaborazione teorica né la concreta attività contrattuale dell’associazione, fino agli anni ottanta e novanta, quando si raccolsero i frutti più maturi dell’evoluzione della CNA: il progetto di qualificazione e sviluppo dell’artigianato, che introdusse una nuova cultura della modernità nell’artigianato e, successivamente, la creazione degli enti bilaterali, un originale modello di relazioni sindacali che, per la sua funzionalità, venne confermato nel corso dei decenni successivi. Oggi ci troviamo di fronte a nuove sfide – ha sottolineato – dobbiamo avere una visione di prospettiva, ci troveremo di fronte a nuovi assetti del mercato, a una globalizzazione diversa da quella che avevamo conosciuta, rimodulata”.
“Quello che mi sento di dirvi – ha puntualizzato – è che siamo una grande associazione, siamo una associazione credibile, con grandi competenze al proprio interno, che quando si confronta con gli interlocutori nel rivendicare le giuste richieste del nostro mondo lo fa portando dei dati certi, credibili, valutabili. Non dobbiamo mai dimenticare che per ottenere i risultati attesi dalle imprese occorre essere propositivi, motivare le richieste, far capire agli interlocutori che, dietro e oltre le nostre rivendicazioni, esiste un vantaggio complessivo per la collettività”.
“Oggi siamo autonomi – ha continuato il segretario generale della nostra Confederazione – abbiamo un nuovo assetto più verticale per rappresentare meglio gli interessi diversi della nostra base associativa. Siamo, e non ho remore a dirlo, bravi, competenti e credibili. Occorre ora lavorare ulteriormente, mettere a sistema tutte le eccellenze delle quali disponiamo, unire tutti i puntini, che sono le CNA sparse in tutto il territorio nazionale, per sfruttare appieno le potenzialità del nostro sistema. Sono certo che assieme – ha concluso Silvestrini – percorreremo efficacemente questa strada e che sapremo essere precursori anche della necessaria e auspicabile collaborazione con le altre associazioni”.
Prendendo la parola in chiusura dell’iniziativa, il presidente CNA Imola Associazione Metropolitana, Luca Palladino, nel chiudere l’incontro ha ringraziato Silvestrini “per l’attenzione che da sempre riserva alla nostra realtà, per averci trasmesso non solo il senso e la storia della nostra associazione, rivelando aspetti non a tutti conosciuti, ma anche per aver tracciato le direttrici, le prospettive e le sfide sulle quali dovremo confrontarci e impegnarci, tutti assieme, nei prossimi anni. Quello di oggi è stato un momento di incontro, condivisione, arricchimento per tutti noi, di cui faremo tesoro”.