Il segretario generale CNA, Sergio Silvestrini, in una intervista rilasciata a QN bacchetta il vecchio continente e l’Italia per la gestione della pandemia, sotto il profilo sanitario e quello economico, e chiede un cambio di passo, a partire dai sostegni alle imprese e Recovery Plan.
“Il premier Draghi – incalza Silvestrini – ha promesso che quest’anno i soldi si danno e non si chiedono. E’ indispensabile spendere bene ma, nel breve, per scongiurare una catastrofe economica e sociale non vedo strumenti alternativi al debito”.
Quanto al Decreto Sostegni le risorse sono insufficienti. “Finalmente, però, – prosegue il segretario generale – sono stati superati i codici Ateco, come chiediamo da un anno, ma la soglia del 30% del calo di fatturato è una tagliola inaccettabile che esclude oltre il 60% delle imprese: con una contrazione dei ricavi del 29,9% non si riceve nemmeno un euro di contributo. Abbiamo proposto un meccanismo di decalage degli indennizzi. Governo e Parlamento devono correggere questa ingiustizia”.
Nell’intervista sono stati affrontati, poi, molti altri temi, come i possibili ritardi sulla presentazione del piano, l’urgenza delle riforme (a partire da quella indispensabile della sburocratizzazione) e l’obiettivo del fisco amico.
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