“Forza. Passione. Intelligenza. Sono le nostre armi. Le armi della CNA, una organizzazione che non si accontenta mai dei risultati ottenuti, sia pur notevoli. Alla luce di questi risultati dobbiamo ritrovare un grande orgoglio, l’orgoglio di noi stessi. Non dobbiamo essere timidi. Quando vogliamo, ci riusciamo. Come abbiamo dimostrato in questa emergenza nel confronto continuo con le istituzioni, locali e regionali, nazionali ed europee. Un confronto spesso vincente nel quale abbiamo sfoggiato il meglio della rappresentanza. Rappresentanza politica che con assistenza, consulenza, servizi è l’essenza della nostra azione”. Così Sergio Silvestrini, segretario generale CNA, ha chiuso l’iniziativa “La forza nei dati: al centro della rappresentanza”, che si è svolta questa mattina nell’Auditorium della Confederazione con oltre 250 collegati in tutta Italia. Una iniziativa giunta al culmine di un gioco di squadra coltivato nei mesi per valorizzare un patrimonio inestimabile, l’oro dei nostri tempi: i dati. E per tirare le somme di un anno caratterizzato da stravolgimenti come mai era avvenuto nella storia della Confederazione.
Tempo di bilanci, quindi, di eccellenti risultati raggiunti grazie a un instancabile lavoro di relazione con le imprese, colpite duramente da lockdown, chiusure, contrazione dei fatturati e blocco dei flussi turistici. Ma anche tempo di progetti e visioni.
All’incontro hanno partecipato e sono intervenuti il direttore Divisione organizzazione e sviluppo del sistema confederale, Armando Prunecchi; il coordinatore “Gruppo Giallo” Restart 2020, Otello Gregorini, che ha illustrato i dati delle adesioni 2020 lato imprese, pensionati e cittadini; Stefano Sargentoni, dell’Ufficio politiche adesioni che ha presentato le iniziative in cantiere sul fronte del tesseramento, ispirate alle soluzioni più innovative, una App per il sistema e una per le imprese in modo da poter anche virtualizzare la tessera associativa; il responsabile Dipartimento gestione risorse economiche e finanziarie, Lino Donzi, che ha presentato il l SID, Sistema Informativo Dati, assieme al CRM, con un investimento del sistema, in quanto strumenti necessari per esaltare, valorizzare e concretare la nostra grande capacità di contatto; Federica Massarelli, di Sixtema spa, che ha illustrato le realizzazioni già operative pronte ad essere utilizzate.
“Non tutti i dati hanno lo stesso valore, valore che cambia in base a momento, platea, finalità. Dalla loro interpretazione possono nascere strategie più efficaci. Senza dato ogni conoscenza è presunta e ogni scelta avventurosa”, ha affermato Prunecchi. Dobbiamo mettere al centro tecnica, dati, strumenti di sistema ma soprattutto le persone, che sono il nostro vero valore. La rappresentanza e la consulenza si fanno al meglio con persone motivate. Le persone sono il nostro principale e autentico valore e le persone sono tutti le chiavi di relazione con i nostri interlocutori. Dobbiamo creare soluzioni “differenti” che si aggiungono a quelle attuali, soluzioni sartoriali, per far questo, e farlo bene, ci vogliono le persone. Il diverso nel sistema deve essere inteso come un qualcosa che si aggiunge, che valorizza l’appartenenza. Nel futuro vogliamo e dobbiamo continuare a svolgere la nostra azione di rappresentanza perché abbiamo una idea, e una visione, dell’economia, della società, dello sviluppo.
Nel corso del suo intervento conclusivo, Silvestrini ha sottolineato il momento di “grande produttività” che la Confederazione sta vivendo: “Siamo stati capaci di evolvere da una situazione di difficoltà a una situazione di positività. Segno che siamo una grande organizzazione, in continuo movimento. Noi non ci accontentiamo mai”.
“Siamo un’organizzazione che cerca di avere una nuova visione del futuro. Lo testimoniano – ha proseguito Silvestrini – la determinazione, la forza e la pazienza con cui abbiamo reagito all’emergenza. La pandemia ha rappresentato una straordinaria occasione di contatto con le imprese, come non avveniva da anni. Abbiamo dato risposte importanti, tirando fuori il meglio di noi stessi. Questa è stata una grande prova di come si deve fare la rappresentanza”. Una sfida non facile, ha ricordato Silvestrini, considerando l’individualismo da affrontare. “Difficile in questo contesto – ha fatto notare – pensare al futuro in una logica non sistemica. Noi abbiamo trasmesso il messaggio che ciò che vince sul mercato è creatività, diversità e innovazione”, ha aggiunto.
“Fare sistema – ha tenuto a precisare il segretario generale – significa irrobustire quello che abbiamo dimostrato nell’anno della pandemia, nel quale è stato rilanciato il ruolo della rappresentanza sociale. E il decisore politico lo ha riconosciuto: si è accorto della robustezza e dell’empatia che abbiamo stabilito con i nostri soci”. Nel futuro, il ruolo dell’intermediazione è destinato a riprendersi uno spazio importante. “Mi sembra passata l’epoca del disinteresse verso l’intermediazione sociale. Sta rinascendo la consapevolezza nuova del ruolo che le parti sociali hanno nel destino del Paese” ha aggiunto. “Con il Recovery Fund stiamo assistendo al più potente atto di discontinuità economica. E’ un novello Piano Marshall che aspettavamo da tanto tempo e che per primi abbiamo sempre invocato”. Al momento di salutare, Silvestrini ha mandato un messaggio di speranza all’universo CNA: “Già nel 2021 con l’auspicata fine della pandemia in questo Paese rinascerà la voglia di fare impresa, di investire. Torneremo a quel minimo di serenità necessario. Il 2021 sarà un anno di passaggio, col segno positivo. Dobbiamo andare avanti, andremo avanti, con coraggio”.