I marchigiani, nonostante la crisi pesi sui bilanci familiari, spendono il 7,3 per cento del loro reddito per i consumi culturali. Una percentuale che li colloca al quinto posto in Italia, dietro agli emiliano romagnoli (8,1 per cento), ai piemontesi (7,9), ai veneti (7,7) ed ai lombardi (7,6). Ad affermarlo l’indagine del Centro Studi CNA Marche illustrata ad Ancona nell’ambito del convegno sul progetto “Un percorso culturale pensato a mano”, che si è tenuto al Museo archeologico nazionale delle Marche. “Noi rappresentiamo il bello di questo Paese – ha dichiarato il segretario generale CNA, Sergio Silvestrini –. Nell’artigianato artistico si uniscono arte e manualità per portare nel mondo non solo manufatti di pregio, ma la nostra storia e la nostra cultura. Grazie ad un accordo con Google a Amazon – ha anticipato Silvestrini – nei prossimi mesi porteremo le nostre eccellenze artigiane su tutti i mercati internazionali”.
Un settore, quello della cultura e delle imprese creative, che rappresenta una grande opportunità di lavoro per i giovani marchigiani. Secondo il “Rapporto sulle imprese del sistema cultura delle Marche”, presentato dal Centro Studi CNA, le Marche nel 2014 si sono piazzate al primo posto per la richiesta di professioni creative e culturali. Il 19 per cento delle assunzioni dell’ultimo anno è stato in questi settori. Seguono la Toscana e il Veneto con il 18 per cento di posti di lavoro creati nelle imprese culturali e creative. In termini assoluti, ad aver trovato un lavoro nelle professioni creative e culturali sono stati 3 mila giovani marchigiani, di cui il 48,7 per cento neolaureati.
Dopo i saluti del Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e dell’Assessore al Turismo e Cultura della Regione Marche Moreno Pieroni è stato il Magnifico rettore dell’università di Macerata Luigi Lacchè a relazionare su “imprese creative, innovazione ed umanesimo”. Il rapporto del Centro Studi CNA Marche sulle imprese culturali e creative, è stato al centro di una tavola rotonda, coordinata dal giornalista del Sole 24 Ore Lello Naso, hanno partecipato l’artigiana Valeria David, il segretario nazionale di Symbola Fabio Renzi, il designer Raul Sciurpa, il segretario nazionale CNA Sergio Silvestrini e la scrittrice Lucia Tancredi. Il dibattito è stato animato dall’attore Neri Marcorè.
“Negli ultimi due anni” ha affermato il segretario CNA Marche Otello Gregorini “la crisi ha avuto effetti negativi sulle imprese culturali, creative e dell’artigianato artistico della regione: il 50,7 per cento di loro, secondo la nostra indagine, ha avuto un calo del fatturato che è rimasto stabile per il 27 per cento ed è cresciuto solo per il 22,4 per cento delle imprese In questa situazione di difficoltà, il 18,2 per cento ha usufruito di forme di sostegno da parte di enti pubblici mentre il 15,6 per cento ha potuto contare su sponsorizzazioni di privati. Per aumentare la competitività, il 55,8 per cento delle imprese culturali e creative chiede incentivi per investimenti in tecnologia e innovazione. Inoltre le imprese chiedono di qualificare la domanda attraverso idonee politiche di promozione, di sostenere le attività sui mercati esteri e favorire la collaborazione con il mondo universitario e della ricerca.”
Uno sforzo condiviso dalla Regione che nel Por 2014 –20120 ha previsto di stanziare 6 milioni di euro per il sostegno all’innovazione e aggregazione in filiere delle piccole e medie imprese culturali e creative, della manifattura e del turismo, ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell’occupazione.
Nelle Marche il comparto della cultura, della creatività e dell’artigianato artistico conta 12.781 imprese che occupano 48.500 addetti. Il valore aggiunto prodotto da queste imprese lo scorso anno è stato di 2,2 miliardi di euro, pari al 6,6 per cento del Pil marchigiano.
Dove si concentrano le imprese culturali marchigiane? Sopratutto nelle città sedi di Università (Ancona, Camerino, Macerata e Urbino) ma anche in alcune realtà particolari come Castelfidardo, nota per la produzione di fisarmoniche, Recanati che ha dato i natali a Leopardi, Offida legata al carnevale e Loreto alla Basilica. Per il 50,8 per cento si tratta di imprese individuali e per il 25,1 per cento di società di capitali. Seguono le società di persone (16,3), i consorzi (5,6) e le cooperative (2,3).
Al convegno di Ancona la CNA ha avanzato la proposta di creare Laboratori di Formazione Permanente per studenti e appassionati di arte, di cultura e di artigianato artistico per promuovere e valorizzare le imprese culturali e creative delle Marche.
L’artigiana Valeria David ha presentato il libro “L’ultima veste”, manuale illustrato sul restauro delle camicie e degli abiti indossati dalle mummie rinvenute durante gli scavi archeologici nel comune di Monsampolo del Tronto, dal laboratorio La Congrega.
Al termine del convegno, è stata inaugurata la mostra “La camicia nell’arte e nel linguaggio”, visitabile fino all’8 dicembre. La mostra si tiene nelle principali sedi museali di Ancona.