“Abbiamo l’obbligo di cambiare. Compresi i nostri limiti, è finita la fase di difesa. Oggi CNA, che è un aggregato umano straordinario – oltre 650mila persone, più di 300mila imprese – , dà identità all’orgoglio e alla passione del popolo della piccola impresa che meritano di essere raccontati e valorizzati perché rappresentano valori e sentimenti positivi che fanno bene al Paese. Ricordiamo che l’intermediazione sociale è fondamentale per evitare l’eccesso di frammentazione che caratterizza questa epoca.”
Così Sergio Silvestrini, segretario generale CNA, all’iniziativa “La nuova rappresentanza. Il ruolo dei corpi intermedi nella società liquida” , che si è tenuta oggi al teatro Municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia.
“La sfida per noi è di coniugare rappresentanza e servizi. Dare risposte concrete rappresentando le imprese. Possiamo farlo perché con loro abbiamo un rapporto serio”, ha concluso Silvestrini.
Il sindaco Luca Vecchi ha dichiarato: “Il concetto di rappresentanza è cambiato rispetto al secolo scorso. Ci sono stili diversi di leadership da parte dei decisori pubblici. C’è chi punta sulla velocità e la comunicazione frontale e chi dà più valore al sistema di intermediazione, che a Reggio è sempre stato pregnante. Qui si gioca una parte importante del ruolo dei corpi intermedi, e penso a una sorta di laboratorio per un nuovo modello di governance”.
All’evento, promosso da CNA Reggio Emilia, sono intervenuti anche il giornalista del “Corriere della Sera”, Dario Di Vico, il politologo Massimiliano Panarari e il presidente CNA Reggio Emilia, Giorgio Lugli.