L’alta formazione CNA per i segretari e i direttori territoriali prosegue il suo corso dopo il primo modulo sulla nuova geopolitica e le trasformazioni economiche e sociali e il secondo improntato sulla rivoluzione digitale e la rappresentanza. L’incontro del 10 e 11 febbraio ha avuto per focus il ruolo e la leadership. Ad aprire la prima delle due giornate Sergio Silvestrini, Segretario Generale CNA. Tema centrale: ‘Come la CNA interpreta il cambiamento’. Un excursus storico della Confederazione, a partire dalla fondazione nel 1946, per condividere il percorso effettuato e le trasformazioni realizzate.
Da oltre un decennio stiamo vivendo una nuova fase economica e sociale a livello mondiale che inevitabilmente si riflette sul modello della rappresentanza. Una fase di profondi cambiamenti e nuove impegnative sfide. “In questa realtà – ha sottolineato il Segretario Generale – in cui Internet of Things, la globalizzazione e i temi della digitalizzazione dettano l’agenda del cambiamento, la CNA si è posta un obiettivo complesso e ambizioso: fornire agli associati un ‘upgrade’, dare loro un valore aggiunto che possa stimolarli a non restare soli ma ad unirsi a questa grande comunità che rappresentiamo”.
“Territori e nazionale: un legame forte, potente, sistemico e perché no passionale che faccia dell’integrazione il suo caposaldo”. Questa è l’ambizione più grande. L’altra grande sfida a cui ha fatto riferimento Silvestrini nel suo discorso ai segretari e direttori è quella del fare ‘sistema’. E’ il tema di oggi e del futuro della CNA e del sistema della rappresentanza. “La logica del terzo millennio richiede una connessione tra il territorio e il livello nazionale. Solo unendo le forze in maniera concreta potremo vincere la sfida della rappresentanza”.
“Bisogna avere il passo dello scalatore, un passo che deve essere costante”, l’immagine usata dal Segretario Generale della CNA. Lanciare il cuore oltre l’ostacolo e percorrere insieme questo cammino, certi della comunità che abbiamo alle spalle, che ci sostiene, e della nostra identità.
Silvestrini si è soffermato spesso sul tema della conoscenza. “E’ necessaria una riconversione culturale. L’eterno ieri non fornirà le risposte alle sfide complesse e difficili che ci attendono. Occorre un atteggiamento che guarda al mondo – ha sottolineato – occorre aprire nuove frontiere e non avere paure e timori. E’ necessario osare ed essere aperti al cambiamento per innovare e costruire una grande organizzazione del ventunesimo secolo”. Tutto questo senza dimenticare le radici e la rilevanza della nostra storia. Mutuando le parole dello storico francese Fernand Braudel “per essere bisogna essere stati” ha osservato Silvestrini.
A questo messaggio, in cui cuore e ragione risuonano all’unisono all’interno della stessa sinfonia, il Segretario Generale Silvestrini ha affidato le sue conclusioni, a cui ha fatto seguito un ricco e partecipato confronto tra i partecipanti.
Il direttore della Fondazione Ecipa, Giuseppe Vivace, ha sottolineato l’importanza della natura dell’incontro che si inserisce nel programma più vasto della formazione che coinvolge tutto l’organico del pianeta CNA. I temi oggetto di discussione e confronto, dalla necessità di una ‘riconversione culturale’ alle modalità nel fare sistema, urgono infatti di una indispensabile riflessione, oggi filosofica e dialettica ma al tempo stesso concreta e pragmatica.