“Bisogna recuperare il rispetto, l’etica del lavoro, il senso di responsabilità: valori che hanno fatto grande il nostro Paese. Le identità vivono di questo: di rispetto, di amore, di lavoro e di creatività”: così Sergio Silvestrini, segretario generale del CNA, che oggi ha aperto il meeting di CNA Impresa Donna, a Torino fino a domenica, dedicato al tema “Le donne che fecero l’Impresa! E se fossimo noi quelle donne?”. Insieme al segretario Silvestrini, hanno dato il benvenuto alle oltre 100 imprenditrici presenti il direttore della Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema CNA Nazionale, Armando Prunecchi, la presidente e la coordinatrice nazionale di CNA Impresa Donna, Maria Fermanelli e Cristiana Alderighi.
Di reciprocità, valore dell’associazione e identità ha parlato la presidente Fermanelli che ha dato un caloroso benvenuto a tutti e i membri della presidenza nazionale e a tutte le dirigenti giunte da ogni parte d’Italia a Torino per una tre-giorni ricca di appuntamenti e di momenti di formazione: “Vogliamo trovarci e stringerci perché siamo una forza potente nell’associazione, abbiamo un’energia grande. Le donne imprenditrici crescono e nelll’associazione rappresentano una linea in controtendenza: un’energia potente che la CNA può mettere a sistema” ha detto la presidente.
Il meeting di quest’anno prevede, infatti, un programma ricco di incontri e iniziative, a contatto con importanti realtà produttive e eccellenze del territorio. “Oggi ci sono macchine che fanno il lavoro di 50 persone, ma non ci saranno mai macchine in grado di sostituire il lavoro di una persona straordinaria. Noi dobbiamo fare quel lavoro straordinario” ha detto Silvestrini. Alla prima parte della giornata dedicata alla vision del Piano strategico di CNA nazionale è seguito un tour fra le eccellenze femminili nel centro di Torino. Quattro laboratori artigiani, espressione del meglio del made in Italy.
Infine, un incontro speciale con le Dragonette, associazione di Torino fondata da donne colpite da cancro al seno e riunitesi attorno a una disciplina speciale, l'”Abreast in boat” nata in Canada a metà degli anni ’90. Un esempio straordinario di solidarietà e condivisione attorno al quale tutto il gruppo di CNA Impresa Donna si è stretto affettuosamente.