Questa mattina nella sede nazionale della CNA si è tenuto il convegno ‘Il ruolo del turismo nell’economia italiana: le proposte della CNA’ (guarda il video integrale della giornata), al quale ha partecipato Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, la Sottosegretaria di Stato al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e al Turismo, Dorina Bianchi, il Responsabile CNA Turismo e Commercio Cristiano Tomei e Luca Tonini, Presidente CNA Turismo e Commercio. “Quest’anno c’è stato un boom, ma possiamo recuperare ancora” ha dichiarato Silvestrini. L’obiettivo è “trasformare ulteriormente questo nostro Paese portandolo al secondo posto del ranking del turismo, superando la Spagna”. Alcune proposte. “Mano ferma, fermissima, di fronte alle scorrettezze e agli abusivi che fanno una concorrenza sbagliata e falsa” anche sul turismo. “Noi siamo i primi a combattere questa battaglia, lo faremo e lo stiamo facendo” ha aggiunto. L’Italia è considerata un Paese meno insicuro di altri, “grazie anche ad apparati militari e di intelligence all’altezza” e questo sicuramente è “un potente incentivo”. Ecco però cosa serve ancora: logistica, trasporti all’altezza, aeroporti adeguati, ma è anche necessario disegnare “un vocabolario nuovo sul turismo, basato sull’idea del prodotto degli artigiani, del made in Italy, del bello che viene costruito e mantenuto” ha detto Silvestrini. In due parole: “turismo esperienziale”, “l’idea che il viaggio diventi un avventura in sé, imparando ad esempio come si ricava il latte”. Insomma, la CNA può lavorare su “questo mondo quasi sconosciuto per costruire un potente fattore di attrattività, per turisti italiani e stranieri”. Secondo Silvestrini è poi fondamentale decongestionare le città d’arte con percorsi e itinerari alternativi che facciano “scoprire al turista cose altrettanto belle”. Infine, un messaggio di fiducia: “questo nostro Paese sta riscoprendo una voglia di futuro, di investire, di spendere un po’ di più. Abbiamo alle spalle dieci anni terribili di quella che io chiamo la ‘traversata nel deserto’ e il turismo può essere una potente molla che aiuta la crescita” ha concluso Silvestrini. Dal canto suo, la Sottosegretaria Dorina Bianchi ha detto: “il ministero che rappresento e CNA hanno due importanti punti in comune: gli obiettivi e il mondo molto variegato a cui si rapportano. Quotidianamente ci confrontiamo con un insieme di mondi diversi tra loro che però si incontrano e la realizzazione di un turismo che funziona si ha solo se questi mondi e queste esperienze iniziano a lavorare davvero insieme e creano una realtà stabile. Con il Piano Nazionale del Turismo abbiamo cercato di mettere insieme questi mondi e l’esperienza è stata molto interessante. Non lavoravamo su una cosa già costruita in precedenza, ma su un insieme di esperienze e idee. Non ci sono moltissime risorse ha precisato la Bianchi- anche perché molte sono a livello regionale, ma questo Piano Nazionale del Turismo ha avuto la capacità di creare una consapevolezza: l’industria turismo è un’industria importantissima e mette insieme molte cose, per questo c’è bisogno di coordinamento. Questo è lo sforzo che state facendo come CNA. E la nostra fortuna è che il turismo non è un settore in crisi, anzi, se c’è un settore che crescerà è proprio questo. Il problema è renderlo omogeneo, da nord a sud, in tutto il Paese e che sia sostenibile, per tutte le categorie. Bisogna adesso agire su due aspetti: delocalizzazione e destagionalizzazione del turismo. Un esempio virtuoso ce lo ha regalato il 2016, l’anno dei “cammini”. I risultati ci sono. In questi anni i cammini hanno avuto un aumento del 20%. E così bisogna proseguire.”
Cristiano Tomei ha ricordato come il turismo rappresenti per l’Italia un asset importante e strategico per la ricchezza delle citta d’arte, dei musei, dei borghi antichi, di tutto il patrimonio culturale. “Dà un contributo importante alla composizione del PIL con un’incidenza sullo stesso del 11,8%, basti pensare che nel 2015 il flusso in entrata da parte di turisti tranieri è cresciuto del 4,4%” ha ricordato Tomei ha poi sottolineato l’importanza dei mestieri che CNA rappresenta, “mestieri creatori di quei prodotti che contribuiscono alla definizione della brand reputation e della brand identity del nostro Paese, i creatori del vero made in Italy, nonché una molteplicità di imprese che contribuiscono a rendere attrattivi i luoghi e ne consentono la fruibilità. Il made in Italy e l’italian life stile costituiscono, infatti, i fattori cardine attorno al quale costruire il racconto del nostro Paese. La CNA intende assumere iniziative che coinvolgano tutte le attività, di natura prevalentemente artigianale, che contribuisco alla valorizzazione e alla attrattività del patrimonio artistico, culturale e ambientale del Paese. L’alto grado di complessità del settore e le sfide richieste dalle evoluzioni della domanda turistica impongono oggi modelli innovativi di governance per una maggiore competitività delle imprese e delle destinazioni turistiche in Italia. Ed è per riuscire a mettere in atto tali azioni che desideriamo prendere parte al tavolo tecnico permanente sul turismo, allargato all’intera filiera. Il nostro contributo al Piano Strategico Nazionale verterà sull’inserimento della carta degli artigiani del turismo”. Infine un invito al Governo: “inserire nel Piano strategico nazionale sul turismo una “carta degli artigiani del turismo” e la creare di un tavolo tecnico permanente sul turismo allargato all’intera filiera“.
Luca Tonini ha ricordato che “turismo e commercio vanno insieme. Attenzione quindi alla contraffazione: è importante saper riconoscere il vero made in italy” e lanciato, infine, un invito: “lavoriamo insieme per promuovere il marchio Italia. Prendiamo esempio da altri Paesi molto bravi a intercettare i finanziamenti. Noi abbiamo un patrimonio enorme, il petrolio italiano: il turismo e la cultura” ha concluso.