Impresa 4.0 può rappresentare una leva decisiva per proiettare gli artigiani e le piccole imprese nell`economia del futuro. “I nostri imprenditori hanno già le carte in regola per affrontare da protagonisti questo passaggio chiave dello sviluppo. Non vinceranno mai contro i giganti della globalizzazione e le loro produzioni seriali a basso costo, ma hanno la capacità di entrare in mercati di nicchia con prodotti non standardizzati, di altissima qualità, desiderabili, che trasmettono emozione”. Così Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, intervenuto ieri a Viterbo, all’affollato incontro organizzato dalla CNA di Viterbo e Civitavecchia su “Artigiani 4.0”, nello Spazio Attivo di Lazio Innova.
La cultura del fare deve però legarsi all’innovazione. “Nel mondo vincono le squadre. In Italia è ancora scarsa l’organizzazione dell’offerta, così come, di fronte alla complessità, resiste la predisposizione a far prevalere i localismi. Ecco che – ha sottolineato Silvestrini – bisogna essere lungimiranti, cambiare i paradigmi e dare agli imprenditori la sicurezza di appartenere a una squadra che li sostiene. Questo è anche l’impegno del sistema CNA, che nei prossimi giorni presenterà una rete di cinquanta CNA territoriali pronte a diventare Digital Innovation Hub, per affiancare le imprese e trasmettere loro nuovi strumenti e conoscenze nella sfida del 4.0”.
Anche la CNA di Viterbo e Civitavecchia fa parte di questa rete e mette a disposizione passione, come ha detto il presidente Angelo Pieri, e servizi innovativi a 360 gradi.
Formazione, innanzitutto, come leva per l’innovazione. In apertura, è stato proiettato il documentario “Forgiare i sogni” (realizzato da Hubstract – Made for Art!, regista Stefano Fiori), che racconta l’esperienza vissuta dagli allievi e dagli artigiani protagonisti del percorso formativo “Digital designers & makers del ferro”: è emerso il quadro di un mestiere in fase di grande trasformazione, in cui l’equilibrio fra tradizione, maestria, creatività, mercato e nuove tecnologie è la chiave per il futuro del lavoro. Un’esperienza che sarà replicata a breve, come ha spiegato Luana Melaragni, responsabile di CNA Sostenibile, grazie al progetto “gemello” declinato nel settore del legno.
Poi c’è il tema della conoscenza delle tecnologie che possono apportare realmente innovazione e ritorni economici all’artigianato e alle piccole imprese. CNA mette in campo servizi di informazione e consulenza. Una panoramica è stata presentata da Stefano Capezzone, imprenditore del settore ITC e vicepresidente nazionale di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, che ha indicato le quattro tecnologie da prendere in considerazione nella piccola impresa: fabbricazione digitale – stampa 3D; cobots ovvero collaborative robots; e-marketing; big data.
E certo nel sistema CNA gli imprenditori trovano le competenze e le professionalità indispensabili per usufruire delle opportunità. Come il bando per l’artigianato, che è frutto – ha affermato Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia – del confronto tra la Regione Lazio e la stessa CNA. Il testo del bando, pubblicato ieri mattina, è stato illustrato da Melaragni nei dettagli. I contributi a fondo perduto (fino all’80 per cento dell’investimento) sono rivolti proprio a interventi di innovazione.
L’attenzione di CNA a queste tematiche non nasce oggi. Giulio Curti, responsabile dello Spazio Attivo, ha ricordato che l’associazione è partner di Lazio Innova in varie iniziative, come Digital Craft, progetto per l’artigianato digitale la cui terza edizione si aprirà a breve.
L’incontro, coordinato da Milena Carta, specialista in webmarketing e comunicazione, si è concluso con la consegna degli attestati di qualifica agli allievi del corso per digital designers & makers del ferro e agli artigiani che hanno partecipato al percorso formativo.