“CNA è al lavoro per organizzare e lanciare “Comune che vai burocrazia che trovi”, la più grande banca dati nazionale sul funzionamento degli uffici pubblici nel rapporto con le piccole imprese. Come abbiamo fatto, con successo, con l’altra grande operazione nazionale intitolata “Comune che vai, fisco che trovi” che misura le grandi differenze di pressione fiscale sulle imprese tra i comuni italiani con lo stesso criterio e con lo stesso scrupolo misureremo, dati alla mano, i tempi e i costi di adempimento delle principali pratiche amministrative. Metteremo a confronto, in una logica di piena trasparenza, amministrazioni e territori. E’ questo che intendiamo costruire come soggetti di una rappresentanza sempre più moderna e sempre più qualificata”. Lo ha detto il Segretario Generale della CNA, Sergio Silvestrini, introducendo i lavori dell’incontro con la Ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione che si è svolto questa mattina presso la sede della CNA nazionale a Roma.
“Sappiamo molto bene, e lo abbiamo sempre sostenuto – ha proseguito Silvestrini – che la semplificazione e la sburocratizzazione non si fanno con un tratto di penna, tagliando e potando norme e regolamenti, ma hanno invece bisogno di un lavoro duro, quotidiano,
fatto di interventi organici, basato su una legislazione più semplice e meno alluvionale, costruita su una collaborazione piena tra tutti i livelli istituzionali coinvolti e sostenuta da un attento monitoraggio dell’implementazione. Dobbiamo misurare costantemente lo stato di avanzamento dei lavori per correggere dove necessario e per spronare i pigri che restano indietro”.
“Restiamo profondamente convinti – ha aggiunto Silvestrini – che la riforma della Pubblica Amministrazione non è un semplice intervento di settore, ma rappresenta una “riforma per le riforme”, uno strumento fondamentale per dare velocità e certezza nei risultati a tutte le altre, una riforma che richiede tempo, determinazione ma soprattutto una forte responsabilità politica per l’attuazione e uno sforzo collettivo per l’implementazione”.
“Ci vogliamo assegnare il ruolo, forse non simpatico, – ha concluso Silvestrini – di watchdog, di cani da guardia, affinché le imprese possano più consapevolmente fruire i loro diritti nei confronti della Pubblica Amministrazione, e per stimolare un’attuazione corretta ed omogenea della riforma”.