“Per l’Italia occorre una rivoluzione. Va ripensato il modello Paese per recuperare il senso del futuro. Partendo dalla semplificazione, ispirata al modello anglosassone: ti offro fiducia, ma tu devi fare le cose come prevede la legge. Proseguendo con la riforma fiscale che stiamo attendendo con grandi aspettative”. Lo ha affermato Sergio Silvestrini, segretario generale CNA, intervenendo all’assemblea elettiva di CNA Bologna che si è svolta martedì 29 giugno nel padiglione della Fiera del capoluogo felsineo.
“In questo momento è utile che il governo sia sostenuto da una larghissima coalizione, con una guida prestigiosa come il presidente Draghi – ha proseguito il segretario generale CNA – Abbiamo ottenuto risorse importanti, ancora superiori a quelle del Piano Marshall che portò l’Italia da Paese semidistrutto dopo la seconda guerra mondiale a quinta potenza nel mondo. La sfida del governo Draghi sarà quella di favorire questo sforzo straordinario di cambiamento e noi come artigiani e piccole e medie imprese sicuramente saremo trainanti in questo processo. Perché le piccole imprese non sono quelle descritte dal governatore della Banca d’Italia, non siamo noi il problema dell’economia italiana. Abbiamo una capacità di adattamento e siamo un miracolo di lungimiranza. La rivoluzione digitale sta già impattando nel nostro mondo, bisogna essere veloci, le intelligenze individuali sono ancora più forti se si aggregano. E le piccole imprese sanno essere agili, adattabili, sanno unire l’intelligenza collettiva, il senso del bello. Il cambiamento lo stanno già producendo”.
Nel fare i complimenti al neo eletto presidente della CNA territoriale, Antonio Gramuglia, Silvestrini ha sottolineato come CNA Bologna sia parte fondamentale del sistema della CNA nazionale e ha ringraziato il presidente territoriale uscente, Valerio Veronesi, per i suoi otto anni di lavoro e per il suo ruolo come vicepresidente di CNA nazionale.