“Le modifiche allo Statuto sono funzionali a sostenere una strategia e la nostra è quella di diventare ancora più forti nella rappresentanza delle imprese”. Sergio Silvestrini, Segretario Generale della CNA, intervenendo all’Assemblea privata della Confederazione spiega le ragioni della scelta e parla delle sfide che “dobbiamo affrontare come associazione e come nazione”.
Le modifiche statutarie mirano a valorizzare il ruolo dei mestieri e rafforzare la logica di sistema. La proposta approvata all’unanimità dai delegati “non era scontata ed è stata ampiamente discussa. Siamo assolutamente convinti del passo che stiamo facendo – ha sottolineato Silvestrini – tanto più nella fase molto complessa che stiamo attraversando provocata dal generale Covid, una emergenza sanitaria e una crisi economica”.
Salute ed economia
Salute ed economia sono due diritti scolpiti nella nostra costituzione che “si stanno confrontando e pongono l’Italia davanti a scelte importanti: innovare e modernizzare oppure fatalmente andremo incontro a un declino inesorabile”. E’ in questi passaggi fondamentali per il destino di un paese, che “ogni parte sociale deve dare il meglio di sé”.
“Oggi abbiamo realizzato un primo tassello di un percorso per diventare più forti nella rappresentanza delle imprese. Una scelta strategica e politica di valorizzazione di tutte le esperienze imprenditoriali”.
I mestieri
La valorizzazione dei mestieri – sottolineato Silvestrini – ci spinge a parlare quotidianamente con le imprese. Nella drammatica situazione provocata dalla pandemia abbiamo rafforzato il dialogo con i mestieri ed abbiamo conseguito anche diversi successi associativi”.
Il Segretario Generale della CNA rivolge soprattutto lo sguardo al futuro prossimo. “C’è bisogno di maggiori competenze, di più qualità e più formazione. I prossimi anni saranno decisivi, dobbiamo affrontare sfide enormi. Penso al digitale, all’evoluzione dell’e-commerce. E’ fondamentale seguire e governare il ritmo del cambiamento”.
La missione di CNA
La missione della Confederazione è “unire servizi tradizionali e quelli sempre più innovativi alle imprese con la funzione fondamentale di rappresentanza degli interessi”.
Ed è necessario “mettere insieme, qualificare e professionalizzare. In un tempo determinato dovremo dotarci di 20 campioni nazionali, specialisti e competenti che contribuiscono a realizzare servizi sempre più evoluti in una logica di sistema che deve essere sempre vincente”.