L’Europa ha approvato la proroga al 30 giugno 2022 degli aiuti di Stato. Bene, ma non benissimo. Anzi: tra questi non figura il credito di imposta dedicato alle imprese attive nei comuni colpiti dai sismi del 2016. La misura è bloccata per volere della Commissione Europea.
CNA chiede al Governo di attivarsi subito e provvedere ad una misura ad hoc, di pari efficacia: “La notizia della mancata proroga – dichiara il presidente del direttivo Zona montana di CNA Fermo, Giuseppe Paciotti – crea incertezza sul futuro e contribuisce a bloccare ancora di più le imprese di aree produttive già gravate da crisi, sismi e pandemia. È necessario lavorare per mettere in campo uno strumento che operi, anche in maniera retroattiva, per compensare il mancato rinnovo del credito d’imposta sisma”.
“L’obiettivo era favorire la ripresa degli investimenti – spiega il responsabile sindacale di CNA per la zona montana, Andrea Ricci – dando la possibilità alle imprese attive nei comuni interessati dal sisma di usufruire di un credito d’imposta così da investire in macchinari, impianti e attrezzature, relativi alla creazione di un nuovo stabilimento o all’ampliamento di uno esistente. Uno strumento agevolativo importante a supporto degli investimenti funzionali alla rigenerazione di capacità competitiva dei territori terremotati”.
Fino a qualche giorno fa il modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate non consentiva l’inserimento delle richieste, non essendo ancora stata perfezionata la notifica della misura alla Commissione Europea. Un timore che purtroppo oggi è diventato realtà.