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“Slitti di 12 mesi l’entrata in vigore della nuova disciplina dei bagnini”

Immagine di Freepik

“C’è preoccupazione, tra i titolari di stabilimenti balneari, per le nuove regole in merito alla riforma degli assistenti bagnanti, più conosciuti come bagnini, preposti alla prevenzione e al salvamento della vita umana in mare introdotte dal decreto 85/2024”. A farsi carico dei legittimi timori è CNA Balneari.

Le nuove regole sono difficili da applicare in tempi rapidi e di conseguenza si rischia di mettere in difficoltà l’intero sistema di salvamento che si sviluppa lungo ben oltre 8mila chilometri di coste.

Le criticità introdotte riguardano l’obbligo in capo agli enti formatori di disporre di allenatori di nuoto per salvamento in possesso di abilitazione riconosciuta dal Coni nonché l’innalzamento da 16 a 18 anni dell’età minima del personale abilitato per lo svolgimento dell’attività di salvamento.

Si tratta di misure troppo restrittive che rischiano di creare pesanti disservizi nella prossima stagione turistica estiva. Infatti le associazioni che da sempre si occupano di formazione del personale addetto al salvamento non riusciranno ad adeguarsi in tempi così stretti per la tenuta dei corsi abilitanti e per il reperimento del personale potenzialmente già dimezzato in partenza in migliaia di unità.

A tal proposito CNA Balneari ha veicolato un proposta emendativa al Decreto Milleproroghe per far slittare l’entrata in vigore del provvedimento di dodici mesi e permettere alle varie associazioni di salvamento già autorizzate di continuare a svolgere l’attività di formazione e addestramento per il salvamento in acqua.

 

 

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