Site icon CNA

Sostegno all’economia di fondovalle, potenziamento della formazione e politiche occupazionali innovative

 

Sostegno mirato all’economia, in particolare a quella di fondovalle, potenziamento della formazione, politiche occupazionali legate ai profili mancanti nelle imprese. Sono i tre temi principali affrontati ieri (mercoledì 3 aprile 2019) durante l’incontro tra una delegazione di CNA-SHV – composta dal presidente Claudio Corrarati, dal segretario Günther Schwienbacher e dal vicesegretario Marco Nobile – e l’assessore provinciale all’Istruzione e Cultura tedescaDiritto allo StudioCommercio e Servizi, Artigianato, Industria, Lavoro e Integrazione, Philipp Achammer, accompagnato dal direttore di Dipartimento, Armin Gatterer.

“Economia, formazione e lavoro sono tre macroaree strettamente collegate – ha evidenziato il presidente Corrarati – perché non c’è lavoro senza aziende forti e non si trovano dipendenti preparati senza formazione adeguata. I frutti delle buone politiche della Provincia negli ultimi 30 anni per tenere vive le valli, sostenendo agricoltura, commercio, turismo, artigianato, servizi e insediamenti industriali, sono sotto gli occhi di tutti e rendono l’Alto Adige un territorio molto competitivo. Tutto ciò, però, è avvenuto dirottando risorse economiche verso le valli, togliendole ai centri urbani di fondovalle, le cui aziende hanno sofferto più del resto della provincia. Come associazione economica rappresentativa soprattutto dei centri urbani, chiediamo che adesso ci sia un’inversione di tendenza. Il capoluogo Bolzano necessita misure mirate per la salvaguardia e il potenziamento delle micro e piccole imprese di vicinato, presenti nei quartieri, oppure riunite nei consorzi delle zone produttive”.

Tra gli interventi proposti da CNA-SHV, la verifica dell’efficacia del bando per gli investimenti delle micro e piccole imprese: “Con 6 milioni di euro – ha detto Corrarati – vengono finanziate appena 300 imprese l’anno, rispetto alle oltre 40.000 potenziali. Abbiamo chiesto e ottenuto che tra i parametri di valutazione delle domande venissero inseriti punteggi aggiuntivi per i centri urbani con elevata disoccupazione e moria di imprese, così c’è stato un riequilibrio dei finanziamenti tra città e zone svantaggiate. Rimane, però, il dubbio sull’utilità complessiva di questo tipo di finanziamento, rispetto ad un’ulteriore defiscalizzazione che aiuterebbe tutte le imprese: eliminando o riducendo, ad esempio, l’IMI sugli immobili strumentali, magari legando la riduzione fiscale ad investimenti sugli immobili per ridurre i consumi energetici. A proposito di risanamenti energetici, è fondamentale strutturare gli incentivi provinciali per almeno un triennio, affinché le imprese possano programmare la loro attività”.

Sulla necessità di migliorare la formazione è intervenuto il direttore Schwienbacher: “Quella in madrelingua tedesca è ottima, quella italiana fatica ad attirare giovani e a sfornare apprendisti. Chiediamo che ci sia maggiore sinergia tra le due strutture. Inoltre è opportuno che le due ripartizioni esaminino attentamente quali sono i profili maggiormente richiesti dalle aziende. Abbiamo, ad esempio, una grave carenza di autisti. Come associazione di categoria, possiamo mettere in campo azioni di sostegno e progetti specifici attraverso Fondartigianato, ma l’azione della Formazione professionale rimane prioritaria”.

CNA-SHV ha ribadito la necessità di rilancio dell’immagine dell’apprendistato e della Scuola professionale nei centri di fondovalle, esplicitando meglio la possibilità di arrivare alla maturità professionale e le concrete opportunità di entrare nel mondo del lavoro.

Tra gli altri temi discussi, l’opportunità di agevolare l’accesso al credito delle micro e piccole imprese attraverso il potenziamento della cooperativa di garanzia Garfidi e la creazione di una rete tra Garfidi, Provincia, banche locali e associazioni di categoria per riqualificare lo stato economico e patrimoniale delle imprese prima di chiedere un finanziamento bancario.

Proposta anche la “rottamazione green” dei veicoli delle imprese Euro 1, 2, 3, 4 e 5 destinati, nel giro di poco tempo, ad essere bloccati per i provvedimenti sull’inquinamento adottati dalla città di Bolzano: l’operazione si potrebbe finanziare con una parte degli utili di Autobrennero.

L’assessore Achammer e il dirigente Gatterer hanno preso nota di tutte le proposte ed hanno assicurato un approfondito esame sull’utilità e sulla fattibilità delle stesse, manifestando la volontà di mettere in atto le iniziative realizzabili sia nell’ambito del sostegno all’economia, sia in quello della scuola e della formazione e, quindi, anche dell’occupazione.

Exit mobile version