“Come Spazio Indie chiediamo alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e all’assessore alla Cultura, Luca Bergamo, di emanare, nel più breve tempo possibile e senza ulteriori slittamenti, un bando pubblico per l’assegnazione del Nuovo Cinema Aquila, chiuso ormai da oltre un anno.
Un bando che rispetti i criteri dettati dalla legge in materia di assegnazione, le norme europee sulla trasparenza e che promuova un’attività partecipativa e inclusiva del territorio alla vita culturale e sociale del cinema.
La sala del Pigneto, divenuta il più grande punto di riferimento per il cinema indipendente di qualità della Capitale e polo culturale di fondamentale importanza per tutta la città, ha dato vita a una strategia di promozione e distribuzione cinematografica attenta ai bisogni e alle richieste del territorio. Una formula vincente mai più replicata in nessun’altra sala della Capitale e non solo.
Per questo motivo Spazio Indie ritiene indispensabile che la nuova amministrazione risponda al più presto a un territorio complesso come quello del Quinto Municipio e a tutta la cittadinanza che chiede il rispetto degli impegni presi in campagna elettorale, emanando con urgenza un bando pubblico che eviti la dispersione dell’eredità del Cinema Aquila garantendo la promozione di nuove esperienze e nuove proposte dell’ambito cinematografico” Mario Perchiazzi, portavoce di Cna Industria Cinema e Audiovisivo.
Spazio Indie/Circuito Sale è un coordinamento di associazioni, operatori e imprese che esercitano sul territorio e promuove la rigenerazione e la valorizzazione degli spazi di fruizione culturale nella città di Roma e nella Regione Lazio. È promosso dalla Cna Industria Cinema e Audiovisivo Roma con l’adesione dell’Associazione Amici di Trastevere, della Occhi di Giove S.r.l. e della NCA Coop. Sociale Onlus. Con Spazio Indie si intende lanciare una nuova sfida culturale attraverso la messa in rete di un circuito di sale cittadine che favorisca la nascita, la sperimentazione e la diffusione del cinema indipendente. Un uso del cinema e dell’audiovisivo come strumento di alfabetizzazione culturale e di rigenerazione sociale, soprattutto nelle periferie.