“Ne parlavamo lo scorso novembre, il Fermano è fanalino di coda della regione per quanto riguarda le start up innovative. Il 2018 ha segnato una crescita di 3 unità, da 23 a 26, ma restiamo comunque indietro”. Il Presidente Territoriale Paolo Silenzi commenta i dati sulle start up innovative elaborati dal Centro Studi Sistema di CNA Marche, evidenziando che “la nostra provincia pesa per il 12,3% sul totale delle imprese attive della regione, mentre il peso sul totale delle start up è solo pari al 7,4%, ampiamente inferiore. Inoltre – aggiunge Silenzi – il gap nei confronti delle altre province è molto alto, basti pensare che Ancona conta 98 start up, Ascoli Piceno 99, Macerata 73 e Pesaro Urbino 57”. Le startup del Fermano si concentrano soprattutto nei servizi (53,8%), presenza comunque inferiore a quella che si registra nel resto delle Marche, con una media pari al 66%. Esistono 14 imprese nel settore dei servizi, 11 per industria e artigianato e 1 che fa riferimento al comparto agricolo, mentre nel Registro Imprese della Camera di Commercio non risultano start up nei settori commercio e turismo. La loro presenza si concentra soprattutto a Fermo (8) e a Porto Sant’Elpidio (5) ma non mancano i casi di startup localizzate nel territorio più interno e montano della provincia.
“Insomma le start up sono poche e soprattutto a connotazione manifatturiera – aggiunge il Direttore Generale Alessandro Migliore – questo è un aspetto del tessuto produttivo locale su cui si deve sicuramente lavorare. CNA è impegnata nella promozione delle imprese innovative con il Premio Cambiamenti: i vincitori della selezione marchigiana 2018, poi risultati tra le 20 imprese più innovative d’Italia, i fondatori di Linky Innovation di Falerone, stanno ottenendo un buon successo proprio nelle ultime settimane”.
Paolo Pipponzi e Cristiano Nardi hanno avviato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma MamaCrowd, alla ricerca di nuovi investitori per il loro skateboard elettrico richiudibile: “L’obiettivo della campagna è raggiungere i 300 mila euro in cambio del 15% dell’equity – riferiscono – capitale che verrà usato per investimenti in marketing e nello sviluppo di nuovi prodotti. Vogliamo che Linky Innovation diventi un riferimento in Italia nel settore della mobilità sostenibilità. In brevissimo tempo abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo grazie soprattutto a due investitori, un family office molto noto a Milano e un investitore locale, cosa che ci ha reso molto fieri appunto perché proviene dal nostro territorio. Siamo convinti che nel Fermano ci possano essere altri investitori pronti a credere nella nostra realtà”.
Nel frattempo Linky, dopo aver venduto 1000 pezzi nel 2018 in tutto il mondo, ha anche rafforzato la propria presenza sul mercato giapponese, stringendo un importante accordo con Yodobashi Camera, una delle più importanti catene dell’elettronica di consumo in Giappone: “Lo skateboard verrà distribuito nei 23 big store del colosso giapponese, gli “Harrods” dell’elettronica – annunciano Pipponzi e Nardi – un’opportunità unica di crescita, in termini di visibilità e di penetrazione su questo mercato”.