Torino Lingotto, 19 novembre 2022
L’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del Presidente CNA Piemonte e del Consigliere Regionale Gianluca Gavazza che ci hanno accolto dedicando ai restauratori parole ed immagini suggestive.
L’Architetto Stefano Trucco, Presidente di CCR Venaria Reale ha sottolineato la recente partnership con CNA Torino grazie alla quale, dopo il successo della giornata dedicata alla Sicurezza nei cantieri e nei laboratori di restauro si sta attivando una convenzione dedicata allo scambio di competenze, all’aggiornamento professionale ed alla formazione continua. Tema che CNA Restauro considera cruciale e che ricorrerà in molti degli interventi successivi. Ha poi stigmatizzato l’invasività dei costruttori edili nel campo della conservazione.
La relazione ha toccato numerosissimi temi, principalmente focalizzati sui temi della crescita:
- La scarsità di risorse e di attenzione da parte della politica
- Un mercato degli appalti che esclude progressivamente le PMI e le relega al ruolo di subappaltatrici sotto ricatto economico (casi emblematici il recente Bando di Invitalia per Accordo Quadro e la costante disapplicazione delle norme che stabiliscono la suddivisione in lotti degli appalti e il divieto di inserire in appalti generali i lavori di restauro di superfici artistiche)
- L’assenza di verifiche sulla effettiva composizione dell’organico durante i lavori
- Il fenomeno deleterio dei Direttori Tecnici “a tempo”
- Le gravi incongruenze nelle gare bandite con il criterio della OEPV (non trasparenti, tecnicamente insensate, inutilmente costose)
- Il procedimento di qualifica ex Art.182, ancora in attesa dell’ultimo “pezzo” e le criticità sorte con l’attribuzione dei Settori di Competenza, sulle quali si sente la necessità di intervenire a vari livelli
- L’assenza di previsione, al momento, della possibilità di ampliamento dei settori di competenza per i Restauratori già presenti nell’elenco ministeriale
- La necessità di avviare un percorso di aggiornamento professionale e di “formazione continua” non obbligatorio, ma volontario e premiante, dei Restauratori di BC
Il dott. Dario Simeoli, Consigliere di Stato ci ha illustrato i principi di fondo che ispirano la bozza di Nuovo Codice degli Appalti estesa per conto del governo uscente:
- Risultato
- Fiducia
- Accesso al mercato
Per realizzare i quali le direttrici vanno nel senso della discrezionalità, della semplificazione e della professionalizzazione. Il Consigliere ci ha poi offerto la sua disponibilità per approfondire gli aspetti critici emersi nella discussione.
Il dott. Marco Paolini, Soprintendenza ABAP di Torino, si è soffermato sulle problematiche operative ed interpretative sorte con l’attribuzione dei Settori di Competenza nell’ambito del procedimento di qualifica dei RBC, confermando la difficoltà di interpretazione ai fini delle procedure di gara.
Il dott. Paolo Giacomazzo, magistrato dell’A.N.A.C., ha dapprima presentato i dati raccolti dall’Agenzia attraverso i Codici identificativi gara (C.I.G.), che evidenziano un settore del restauro in crescita: si passa da 123 gare per 30 milioni di euro nel 2019 ai 52,5 milioni ripartiti in 229 appalti nel 2021. Ha poi illustrato l’attività di controllo dell’Agenzia citando importanti casi con riferimento al nostro settore. Infine, ha esposto particolareggiatamente le diverse forme in cui possono essere portate all’attenzione dell’Agenzia le problematiche degli appalti: Segnalazioni, Precontenzioso, Parere Generale sulla Normativa, sottolineando che l’azione di ANAC risulta molto efficace con oltre l’80% di incidenza positiva. Il dott. Giacomazzo ha messo in evidenza che Segnalazioni e richieste di Parere Generale possono essere indirizzate ad ANAC anche dalle associazioni di categoria. Questo è particolarmente importante perché consente alle piccole imprese di non esporsi direttamente rischiando eventuali ritorsioni.
Mario Pagani, Dipartimento politiche industriali CNA, ha brevemente illustrato le linee generali dell’azione politica dell’Associazione in tema appalti pubblici: garantire l’accesso alle P.M.I., attuazione delle indicazioni Comunitarie sulla suddivisione in lotti, lotta alla distorsione del subappalto in “intermediazione”, incentivazione delle aggregazioni di imprese, attenzione al territorio.
Sara Abram, Segretario Generale CCR Venaria Reale, ha svolto un appassionato discorso sulla relazione tra insegnamento, ricerca scientifica e professione, sottolineando il valore della formazione continua durante tutta la carriera professionale, incitandoci ad atteggiamenti propositivi e a “non aspettare la norma”.
Giacomo Casar
Quadro che contravviene e distorce buona parte di queste garanzie espellendo di fatto la stragrande parte delle imprese di restauro da una importante fetta di mercato.
Il Presidente ha infine ringraziato gli intervenuti dando appuntamento a un prossimo incontro da tenersi a Roma, nel quale il confronto con le istituzioni potrà allargarsi in virtù di una più avviata attività del Governo.
Nel pomeriggio la discussione coordinata con il consueto garbo e con altrettanta schiettezza dal prof. Giorgio Bonsanti ha spaziato in molte direzioni assai liberamente ed è difficile condensarla in poche righe.
Il focus è stato soprattutto sulla formazione continua e su come integrarla nella attività professionale senza gravare sulle risorse economiche e temporali delle piccolissime realtà, ma si è parlato anche di interdisciplinarità (Lorenzo Appolonia, IGIIC ha ricordato le esperienze del laboratorio di Aosta, il ruolo negletto del conservation scientist) di comunicazione (Sara Abram e Luca Emilio Brancati in particolare, sottolineando il ruolo che essa ha nel restituire l’opera restaurata alla collettività) di scenari europei e standardizzazione (Roberto Borgogno ha illustrato il dibattito sui codici NACE che vede l’Italia in retroguardia e degli EQF indicatori dei livelli di formazione), di qualità della prestazione (Giovanna Comes, Presidente CNA Restauro Sicilia ha ricordato la necessità di strumenti efficaci per limitare i ribassi d’asta) Si è parlato inoltre del ruolo attivo degli stessi professionisti nell’elaborare e promuovere la definizione della professione fino ad ottenerne la normazione, andando oltre l’inerzia dell’apparato pubblico (Giacomo Casaril e Giorgio Bonsanti in particolare). Franco Del Zotto ha esortato a non lasciarsi trascinare nella riduzione del restauro ad un atto tecnico-scientifico coltivando la componente “animica” dell’atto conservativo.
Ne risulta una figura a tutto tondo del restauratore che soprattutto deve saper uscire dal suo ruolo ristretto e costretto nel luogo di lavoro, per partecipare a momenti collettivi di scambio apprendimento e organizzazione, mostrando di sé sempre di più quell’immagine matura che in questo convegno è sembrata davvero conquistare la considerazione degli astanti.
Locandina iniziative 19 novembre
Il convegno è stato organizzato da CNA Nazionale con CNA Piemonte. Il nostro ringraziamento particolare a Gabriele Rotini, Costantino Spataro e Giusy Brancatisano.
Un grande grazie a Giorgio Bonsanti amico vero dell’arte e dei suoi restauratori.
Nella foto: Franco Del Zotto, Giacomo Casaril, Gabriele Rotini, Costantino Spataro, Luca Emilio Brancati, Giusy Brancatisano
Prossimi Appuntamenti
La CNA di Roma e la CNA Friuli Venezia Giulia si sono già impegnati per organizzare nei lori rispettivi territori analoga iniziativa nella primavera 2023