È in dirittura d’arrivo l’elaborazione, da parte del Governo, della nuova Strategia Energetica Nazionale che il Ministro Calenda presenterà a Roma il 9 e 10 aprile nel corso del G7 Energia.
In questa fase preliminare, CNA ha inteso offrire il proprio contributo alla formulazione della SEN 2017, che si concentra su un tema, quale quello dell’energia, fondamentale per la competitività e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese intese sia come consumatori finali, che come soggetti attivi nell’autoproduzione e nella fornitura di servizi energetici.
Il documento di osservazioni – inviato nei giorni scorsi al Ministero dello Sviluppo economico ed al Parlamento – esprime innanzitutto la necessità che, nell’ambito della pianificazione energetica per il prossimo quinquennio, il ruolo delle PMI venga rafforzato e valorizzato in quanto soggetti che, per numerosità, dinamicità e radicamento sul territorio, possono più di altri contribuire all’affermazione di un nuovo modello energetico orientato alla sostenibilità ed all’energia pulita.
Grazie alla loro spiccata propensione all’innovazione di processi e di prodotti, che le colloca ai primi posti in Europa per eco-investimenti, le PMI sono parte attiva nell’affermazione della filiera della sostenibilità energetica. Ciò a dispetto del fatto che il costo dell’energia per le loro attività rimane ben al di sopra della media UE nonostante la forte flessione subita dal prezzo della materia prima negli ultimi anni. Aspetto che le penalizza fortemente rispetto ai competitors europei e che risulta aggravato dall’iniqua distribuzione degli oneri generali di sistema tra i diversi consumatori non domestici. Attualmente le PMI ne sopportano il peso maggiore ( il 35%) a fronte di imprese energivore che, pur consumando di più, pagano molto di meno. È quindi necessario che la riforma degli oneri generali già annunciata dal legislatore venga realizzata in modo equo e bilanciato.
Per quanto riguarda gli obiettivi europei clima ed energia al 2030, rispetto ai quali il posizionamento dell’Italia nei rating internazionali è risultato positivo, CNA ritiene necessario rafforzare l’impegno finora messo in campo, anche riorganizzando il sistema degli incentivi alle energie rinnovabili ed all’efficienza energetica.
In tale ottica, è prioritario procedere al rafforzamento ed alla stabilizzazione dell’Ecobonus, lo strumento che più di ogni altro è stato utilizzato da imprese e famiglie per gli interventi di efficienza energetica, ma che paga la sua natura “precaria”, soggetta a proroghe annuali che non consentono l’adeguata programmazione degli investimenti.
La SEN 2017, infine, non potrà prescindere da una ristrutturazione del mercato retail dell’energia elettrica orientata al rafforzamento della trasparenza e della concorrenza tra gli operatori e all’interno delle condizioni contrattuali tra operatori e clienti finali, soprattutto in vista della definitiva liberalizzazione. L’apertura del mercato dovrà essere accompagnata da misure che ne consentano l’effettiva efficacia ed efficienza, sia in relazione al prezzo delle forniture, che in relazione alla qualità del servizio offerto, che nella tutela del diritto di scelta del cliente finale.