Con il decreto legislativo correttivo oggi definitivamente approvato dal Governo in materia di Concordato preventivo biennale, sono state accolte alcune richieste avanzate da CNA e Confartigianato.
In attesa di conoscere nei dettagli i contenuti del decreto, le due Organizzazioni esprimono soddisfazione per la valorizzazione degli ISA nella metodologia di stima del reddito concordato del concordato preventivo biennale.
In particolare, tra le richieste avanzate e recepite nei pareri delle Commissioni parlamentari, CNA e Confartigianato valutano estremamente positiva l’introduzione di una imposizione sostitutiva sul differenziale fra reddito dichiarato e reddito concordato inversamente proporzionale al punteggio ISA, come pure una maggior flessibilità in uscita dal concordato preventivo biennale, riducendo lo scostamento di reddito e di valore della produzione che legittima l’uscita dall’attuale 50% al 30%.
Altro elemento positivo la semplificazione della modalità di calcolo dell’acconto e il riconoscimento delle perdite su crediti fra i componenti straordinari che possono essere considerati a riduzione del reddito concordato. Apprezzamento, inoltre, per la possibilità di poter effettuare i versamenti anche oltre il 31 luglio 2024 maggiorando gli stessi dello 0,4%.
Infine CNA e Confartigianato sollecitano, in attuazione della legge delega, anche l’introduzione di un meccanismo che premi i soggetti ISA con punteggio superiore ad 8 che non aderiranno al Concordato introducendo una riduzione dell’imposizione sui redditi incrementali rispetto a quelli medi riferiti al proprio punteggio ISA.
Concordato preventivo, giusta la direzione ma servono altre modifiche