“Dall’esterno si ha la visione di un Parlamento che sostiene il Superbonus e di una parte del governo che lo contrasta. Ma non è solo un’impressione. Serve trovare un punto di equilibrio e credo che questa schizofrenia legislativa sia il frutto di un tentativo di limitare la misura, di un tentativo di ridimensionarla e delegittimarla, accompagnato da comunicazioni errate e normative altrettanto errate”. Ad affermarlo l’onorevole Riccardo Fraccaro intervenendo al convegno “Superbonus 110% fra criticità e opportunità: la CNA a sostegno delle imprese per il rilancio di una politica di sviluppo” organizzato da CNA Catania in collaborazione con gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della provincia etnea.
Dalla CNA sono intervenuti Floriana Franceschini, presidente di CNA Catania, Riccardo Masini, responsabile nazionale CNA Costruzioni, Piero Giglione, segretario di CNA Sicilia, Andrea Milazzo, segretario di CNA Catania, Ludovico Glorioso, responsabile CNA Sicilia “Riqualifichiamo l’Italia”, Salvatore Cannavò, presidente degli Edili di CNA Catania, e Maurizio Merlino, segretario degli Edili di CNA Catania.
“Un recentissimo studio della nostra Confederazione ha dato dei numeri raggelanti – hanno sottolineato gli esponenti della CNA – sono 33mila le imprese artigiane a rischio fallimento in Italia a causa dei crediti fiscali ‘bloccati’, con la conseguente potenziale perdita di 150mila posti di lavoro nella sola filiera delle costruzioni”. Sarebbero in attesa di essere convertiti in denaro da parte delle aziende qualcosa come due miliardi e mezzo di euro, forse anche più, legati ai crediti fiscali. Oltre 60mila sono le imprese artigiane con un cassetto fiscale colmo di crediti, ma purtroppo senza la necessaria liquidità per operare. Facile immaginare il gravissimo impatto collettivo, a partire dai cantieri fermi e dal rischio fallimento per quasi il 50% delle piccole e medie imprese interessate. Insomma, il governo ha trasformato una misura volta allo sviluppo e all’efficientamento, quindi una opportunità, in una trappola per imprese, professionisti e committenti.
Gli esponenti della CNA hanno poi evidenziato come “serva che il governo prenda dei provvedimenti subito per salvare quanto fin qui di buono è stato fatto con la misura del Superbonus. E bisogna soprattutto fare quanto possibile per sanare il pregresso e ridare liquidità alle aziende, altrimenti sarà una vera e propria emergenza sociale, ben più grave più a sud si scende. La CNA non lascerà sole le imprese e sarà al loro fianco, coinvolgendole in altre iniziative volte alla soluzione del problema”.