CNA-SHV esprime forti perplessità sulla proposta del presidente della Giunta provinciale, Arno Kompatscher, esternata in occasione del Primo Maggio, in merito alla riduzione dell’Irap alle aziende che aumentano i salari.
“Siamo assolutamente consapevoli delle difficoltà dei nostri collaboratori di arrivare a fine mese – afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV – ma riteniamo che le cause, e quindi le soluzioni, vadano cercate tra i costi per i lavoratori esterni all’attività aziendale, ovvero il mutuo della casa, l’affitto, le spese condominiali, l’acquisto di beni primari. Alcuni di questi costi, perfettamente riassumibili nel termine “carovita”, sono elevati anche per effetto delle contribuzioni provinciali, che devono essere assolutamente riviste”.
Secondo la CNA-SHV “per le micro e piccole imprese, con i media 2,5 dipendenti, uno sgravio Irap darebbe un valore aggiunto marginale, non tale da consentire aumenti salariali. Nei fatti, in Alto Adige, anche le PMI hanno reso più corposi gli stipendi grazie alla sanità integrativa ed altri benefit. Tenendo conto che, negli ultimi 5 anni, l’Irap è stata soggetta a diverse detrazioni, tra cui quella per i dipendenti a tempo indeterminato, un ulteriore sgravio sarebbe quasi ininfluente. Piuttosto, si incentivi la contrattazione aziendale e territoriale per erogare nuove forme di welfare ai lavoratori. Tutto questo, però, deve passare dalla libera contrattazione tra associazioni datoriali e sindacati, senza ingerenze di soggetti terzi”.
“Riteniamo – aggiunge Corrarati – che una revisione degli incentivi provinciale ai cittadini, introducendo meccanismi che aiutino davvero solo chi ha bisogno, consentirebbe risparmi di risorse da dirottare per migliorare la competitività delle imprese. Solo in questo modo sarà possibile avere quel margine per sviluppare contrattazione aziendale e territoriale che, tra l’altro, consenta di premiare di più quei dipendenti che maggiormente si spendono per la produttività aziendale”.