È ancora attiva la copertura assicurativa per i mezzi che circolano con le targhe prova. Nei mesi scorsi, infatti, una sentenza della corte di cassazione (la 17655 del 2020) ha espresso un parere di illegittimità sull’uso della targa prova sui veicoli immatricolati. Un tema che ha destato preoccupazione nei circa 500 associati di CNA Grosseto che operano nel settore: l’impossibilità di utilizzare la targa prova per veicoli già immatricolati e quindi il rischio di non avere copertura assicurativa determinerebbe, infatti, problemi nella gestione dell’attività ordinaria di riparazione dei mezzi.
Sul tema, nei mesi scorsi, era intervenuto anche il Ministero dell’Intero di concerto con quello delle Infrastrutture, che avevano ritenuto necessario chiedere un parere al Consiglio di Stato sul corretto uso delle targhe prova.
“In attesa di questo parere che sarà vincolate – spiega il direttore di CNA Grosseto, Anna Rita Bramerini – ogni intervento sanzionatorio è da considerarsi non valido e, inoltre, per valutare la ricaduta sulle imprese di un eventuale divieto di uso delle targhe prova sui veicoli già immatricolati, la nostra associazione a livello nazionale ha avviato un confronto con la Motorizzazione civile“. Per il momento, quindi, si può ancora utilizzare la targa prova in entrambi i casi (sul veicolo non immatricolato e su quello già immatricolato) e, inoltre, è da ritenersi efficace la copertura assicurativa, come indicato anche da Ania, l’associazione delle imprese assicuratrici, ai propri associati.
Intanto va avanti l’attività di CNA per sostenere la proposta di legge (A.C. 1365) e portala in discussione alla IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati che punta a modificare la norma vigente per permettere un uso legittimo e regolamentato della targa prova anche sui veicoli già immatricolati.