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La Cooperativa Taxi di Rimini interviene sulla polemica del pedaggio richiesto da AiRiminum con un incremento previsto dal 1 Aprile da 2 a 5 euro per corse da e per l’aeroportoSe la richiesta di aumentare il pedaggio (carico e scarico) a 5 euro serve per andare in direzione dei clienti” ha dichiarato durante la conferenza stampa Stefano Pulazza Presidente di CoTaRi (in foto) “vista la provocazione. rilanciamo abassando il costo della corsa, a patto che però la differenza vada nelle tasche dei cittadini e non di AiRiminum”. Dunque la controproposta dei tassisti è che la corsa per l’aeroporto invece degli attuali 20 euro possa scendere a 16/17 euro senza però dover pagare pedaggi a chi gestisce l’aeroporto. Pulazza poi cita la situazione bolognese”All’aeroporto Marconi la tariffa si attesta tra i 14 ai 18 euro ma a i tassisti pagano solo 50 centesimi e solo per il carico dei passeggeri”. In ogni caso, nonostante dal primo aprile scatti l’aumento del pedaggio da 2 a 5 euro, i taxi non ritoccheranno la tariffa per il Fellini. Certo, dicono sorridendo, non ci sarà la fila per andarci.

Dai tassisti arrivano poi le precisazioni, dopo l’accusa di Federconsumatori di essere il servizio più caro in Emilia Romagna . “Se si fa un’analisi dei costi superficiale può sembrare così – puntualizza Pulazza – infatti lo scatto di partenza a 4,80 è alto ma è una scelta dovuta ad un territorio dispersivo come il nostro, con 15 km di lungomare ed un’entroterra che si apre a ventaglio. Molte volte per una corsa di due chilometri se ne devono percorre più del triplo. Questo giustifica lo scatto d’apertura più alto. Ma attenzione, abbiamo tariffe a base multipla dove al costo chilometrico vengono sommati vari supplementi che da noi sono più bassi Tra questi c’è la sosta oraria che entra in ballo quando la vettura è ferma e quando avanza a meno di 20 km/h. Abbiamo penalizzato la corsa breve ma a beneficio di quella lunga e medio lunga. In più per trasparenza e a tutela dei clienti abbiamo messo in atto da anni tutta una serie di convenzioni con alberghi e Palas con tariffe bloccate.”

Pulazza poi risponde a Federconsumatori sul numero di licenze troppo esigue.”70 licenze per il comune di Rimini e 141 provinciali sono in linea perché si deve fare la media tra i picchi estivi di pochi mesi e il resto dell’anno, abbiamo elaborato uno studio e Rimini risulta perfettamente in linea con la media nazionale“.

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