CNA Turismo e Commercio ritiene opportuno rimodulare l’applicazione della tassa di soggiorno, in particolare per la fascia più bassa di prezzo. A tal proposito propone di limitare a non oltre cinque euro l’importo della tassa di soggiorno per le camere dal costo fino a 200 euro.
“È corretto applicare la tassa in base al costo della camera, secondo una nostra richiesta, ma nel contempo è doveroso tutelare le fasce più basse di prezzo e di conseguenza il turismo familiare. Il gettito della tassa, inoltre, dev’essere imprescindibilmente vincolato ai servizi legati al turismo, a esempio la riqualificazione di luoghi connessi alla mobilità, dalle stazioni ferroviarie agli aeroporti e ai porti”.