Nel confermare il proprio impegno nell’attività dell’Ecosistema Tessile della Commissione europea, la CNA ha presentato alla Commissione i propri impegni per realizzare iniziative dal 2024 per accompagnare e supportare le PMI del settore tessile nel percorso di transizione nella trasformazione verde e digitale.
CNA ha confermato nuovamente il proprio impegno nel lavorare a stretto contatto con le autorità europee, nazionali, regionali e locali per difendere le istanze delle proprie imprese associate nell’importante transizione verso un settore tessile più sostenibile.
Infatti con CNA Federmoda, la CNA pone il tema della sostenibilità al centro delle proprie politiche, attività e linee guida. C’è una consapevolezza emergente dell’impatto ambientale, sociale ed economico dell’industria della moda, così come c’è una crescente consapevolezza del ruolo dell’artigianato e delle micro, piccole e medie imprese nel prestare attenzione all’impatto della loro produzione. Il tessile sostenibile ruota attorno alle microimprese, alle PMI e alle imprese artigianali.
È necessario agire in modo diffuso nell’attuale momento di “rinnovamento” del settore. Il 2022, infatti, è stato caratterizzato da un importante blocco rappresentato dalla “Strategia UE per un tessile sostenibile e circolare” pubblicata dalla Commissione Europea: ad oggi, la Strategia disegna un quadro generale, mentre le regole obbligatorie indicate al suo interno troveranno piena attuazione nel 2030. Pertanto, il presidio di CNA Federmoda dovrà essere costante e fondamentale per fornire un corretto e continuo supporto agli operatori del settore per adeguarsi alle normative europee e nazionali che imporranno la sostenibilità come obbligatoria.