La parola fa già paura ma le conseguenze che produce sono persino peggiori. L’anatocismo ha un effetto doppio (negativo) per chi lo subisce: significa pagare due volte per la stessa “colpa”. Nello specifico parliamo di anatocismo fiscale che si verifica quando, in caso di ritardato versamento delle cartelle esattoriali, gli interessi di mora vengono calcolati anche sulle sanzioni e sugli interessi. Il che significa raddoppiare la velocità di crescita del debito.
Questo doppio tributo era stato eliminato nel decreto legge del 2011 ma adesso riappare nello schema di decreto legislativo sulla riscossione delle imposte, presentato il 26 giugno scorso dal Consiglio dei Ministri. Un “ritorno” che ha immediatamente fatto scattare l’allarme tra le piccole e medie imprese.
“Si tratta di una strada che può far raddoppiare il tasso di incremento del debito fiscale totale – spiega Daniele Vaccarino, Presidente CNA -. Significherebbe riaccendere un clima di dura conflittualità tra i contribuenti ed Equitalia, del quale nessuno ha nostalgia. Non vogliamo vedere i gesti estremi di contribuenti disperati perché non riuscivano a pagare. Ci appelliamo alla sensibilità, e alla lungimiranza, del Governo affinchè elimini questa brutta pagina nella storia dei rapporti tra il fisco e i contribuenti”.
Una questione non del tutto marginale se è vero che in ballo c’è un affare da circa un miliardo.
L’articolo di Isidoro Trovato in allegato.