Le pesantissime difficoltà con cui sono alle prese tantissime località appenniniche romagnole, con oltre 800 chilometri di strade non praticabili, stanno coinvolgendo indirettamente anche le imprese turistiche modenesi.
“Sono sempre più numerose – racconta Benedetta Spattini, presidente di CNA Turismo Modena – le disdette che stanno arrivando nelle attività alberghiere ed extralberghiere dell’Appennino modenese, motivate dalle notizie sulla situazione nelle zone montane colpite dalla alluvione, e lo stanno facendo in un numero tale da creare apprensione per la stagione estiva”.
Giustificato, quindi, il clima di preoccupazione che sta iniziando a diffondersi tra gli operatori. “Questa volta siamo stati complessivamente fortunati: la maggioranza delle strade del nostro Appennino non sono state interessate da frane tali da impedire la circolazione, a differenze di quanto accaduto, ad esempio, nel forlivese. È del tutto comprensibile e condivisibile lanciare l’allarme per queste aree, dove alcuni paesi sono ancora irraggiungibili, anche per rivendicare interventi che ancora tardano a concretizzarsi, come dimostra il fatto che, ad ormai un mese di distanza, manca ancora la nomina del commissario per la ricostruzione”.
“Sia chiaro – sottolinea Spattini – la gravità della situazione è enorme, talmente grande da essere anche difficile da descrivere. Tanto grande da coinvolgere, appunto, anche aree che non stanno soffrendo una situazione simile. Anche per essere di supporto a queste comunità è importante sottolineare che altre zone della regione non stanno patendo le stesse difficoltà. Lo si sta opportunamente facendo per la riviera, per la quale è decisivo un sostegno di immagine, lo è per gli appennini delle province centro occidentali. Per questo chiediamo alla Regione e alla Destinazione Turistica di evidenziare la fruibilità delle zone dell’Appennino”.