Crescono dell’8% i turisti (+31.800) e del 18% le giornate passate qua (+415.000), dati a luglio. Questo il risultato dei primi sette mesi di turismo nel Rubicone e Mare, sommando le principali località. Un risultato che era nell’aria, con il meteo che ha aiutato ma performance diverse nelle diverse località. Cesenatico la fa da padrona, con quasi +8% di arrivi e con oltre il 20% in più di turisti che si sono fermati. Gatteo si ferma a un +1,5% sul periodo, ma ad appena lo 0,1% sulle presenze. San Mauro incrementa gli arrivi (+6,2%) ma diminuisce molto le presenze (-6,9%). Infine, Savignano incrementa gli arrivi del 4,2%, ma non i pernottamenti, che si fermano al 1,8%. Dati alla mano, Cesenatico si sta sollevando da un trend che fino al 2015 era stato tutto negativo e Gatteo sta consolidando la propria posizione.
Altra considerazione che rappresenta un buon segnale, è l’incremento medio delle giornate passate nel nostro territorio: i turisti che arrivano, rimangono di più. Una crescita in un solo anno di mezza giornata a turista, trainata da Cesenatico (+0,8), non è trascurabile. Soffriamo ancora degli effetti di un turismo “mordi e fuggi”, ma questa controtendenza fa ben sperare.
Infine, il tutto è trainato dai turisti italiani, che scelgono marcatamente tutte le località, mentre gli stranieri preferiscono Cesenatico.
Per comprendere meglio i trend in corso, CNA Est Romagna ha coinvolto un panel di imprenditori del settore, per raccogliere la loro percezione: albergatori, esercenti, bagnini, commercianti, chioschi di piadina, pasticcerie, impiantisti. Un punto di vista volutamente variegato, come il gioco di squadra che ci ha permesso di diventare un luogo rinomato per il turismo balneare di servizio.
La maggior parte degli operatori conferma una crescita delle presenze, però con luci e ombre: segnali di sofferenza arrivano dal centro storico di Cesenatico, in particolare il porto canale, che soffre la concorrenza degli eventi nei comuni limitrofi (Cervia, Milano Marittima, Gatteo). Più soddisfatti gli operatori di Valverde e Villamarina, e tutto sommato anche di Gatteo Mare e San Mauro.
Qual è l’identikit dei turisti? Come ci spiega Marco Lucchi, responsabile di CNA Est Romagna: “continua a farla da padrone il turismo “mordi e fuggi”, di pochi giorni, da territori vicini come l’Emilia, ma anche dalla Lombardia e dal Veneto. Con una forte fidelizzazione. L’impressione degli operatori è che, generalmente, non siano arrivate nuove persone, ma piuttosto le stesse abbiano fatto più giornate di mare, tornando più volte. Lo stesso vale per gli stranieri, a parte qualche piccola eccezione. Confermiamo quindi di essere forti nel mantenere alta la fedeltà dei fruitori, ma con più difficoltà nell’intercettare nuovi avventori”.
“Il turista medio – continua Lucchi – non è eccessivamente spendaccione e lo scontrino medio rimane stabile. Non a caso funzionano moltissimo le formule di pernottamento che fanno leva sul prezzo. La stagione è andata bene in termini di presenze, dato che probabilmente sarà confermato anche per l’agosto. Il meteo è stato eccezionale, non abbiamo perso nemmeno un weekend! L’impressione, però, è che non siamo stati in grado di intercettare le opportunità che arrivavano dalla minor appetibilità di altre mete balneari, come quelle del medio oriente, come invece ci si aspettava. Insomma, anche se aiutati dal meteo, lo standard rimane lo stesso: turismo breve, famigliare, fidelizzato”.
Forti di questi dati positivi, è importante ora mettere in campo delle azioni per migliorare dove si registrano delle criticità: “Sono diversi anni che CNA sottolinea la necessità di fare fronte comune fra i territori – afferma Marco Gasperini, presidente di CNA Est Romagna – per rendere più efficace la promozione, migliorare la qualità degli eventi, evitare sovrapposizioni, migliorare i trasporti. Da diversi anni lo proponiamo nell’Unione Rubicone e Mare, speriamo che la Destinazione Romagna sia l’occasione per dare un’accelerata”.
Aggiungendo qualche elemento di dibattito: “per rilanciare il settore serve allungare la stagione – prosegue Gasperini – riportare i turisti da una o due settimane, accrescere gli stranieri e non puntare solo sul turismo low cost. Si è discusso sull’imposta di soggiorno prevista da Cesenatico: se dev’essere, ci aspettiamo che le risorse vengano investite fortemente in promozione e investimenti di riqualificazione di una città che da troppo non ne ha visti di importanti (gli ultimi i giardini al mare). Non solo, riflettiamo anche se una parte di queste risorse possano essere destinate a sostenere gli operatori che investono per riqualificare, con risorse a fondo perduto. Infine, lo sforzo organizzativo, già citato: è ora, senza deroghe, che i diversi sindaci del territorio si mettano a tavolino per pianificare un’attività comune”.
È impossibile realizzare tutto questo? “Tutto insieme è difficile – conclude Lucchi – a meno che non si decida convintamente di valorizzare il nostro brand, che significa di fatto raccontare un sogno. Il sogno della Romagna, fatta di tradizioni, cultura e fascino. La promozione turistica è proprio questo, e noi ne abbiamo bisogno come il pane”.