“Il contratto di sviluppo, entrato in vigore con la legge 133/2008 ma disciplinato dal ministero dello Sviluppo economico solo sei anni più tardi, rappresenta il più importante strumento agevolativo dedicato a programmi di investimento strategico di grandi dimensioni sia in campo industriale, sia in campo turistico. Prevede agevolazioni come finanziamenti agevolati e contributi in conto interesse, attraverso l’azione combinata di ministero e di Invitalia. I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese di qualsiasi dimensione anche in forma congiunta mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete, per consentire, mettendosi insieme, di raggiungere la soglia minima che, nel caso degli investimenti del turismo, è di 7,5 milioni di euro. Questo tipo di contratto è stato scelto come principale strumento attuativo degli investimenti previsti nelle diverse componenti in cui si articolano le missioni del Pnrr”. Così il presidente di CNA Turismo e Commercio, Marco Misischia, intervenendo alla tavola rotonda dal titolo ‘Verso un nuovo localismo in una sociologia delle culture e dei territori’ nell’ambito dell’Assemblea nazionale dell’Ente Pro Loco Italiane, tenutasi a Pomezia (in provincia di Roma) il 25 e 26 novembre, dove ha parlato su tema “Pnrr e Reti di impresa: strategie di sviluppo possibile del turismo esperienziale”.
“Il Pnrr – ha aggiunto Misischia – ha destinato risorse significative a quei borghi, uno per regione, giudicati i migliori per essere sostenuti nella loro rinascita, anche in senso turistico: ci sono molte possibilità per chi sostiene come noi il turismo esperienziale, lavorando in concreto per poter offrire pacchetti e itinerari al pubblico italiano e straniero, con iniziative che nascono dal basso. Cosa occorre? Molta buona volontà, una buona dose di apertura verso gli altri, siano essi operatori privati, altri Comuni, altre entità di promozione come possono essere anche le Pro Loco, le guide, i commercianti, i ristoratori”.
“L’esperienza nata in seno a CNA Turismo e Commercio della formulazione e successiva commercializzazione di itinerari / pacchetti di viaggio esperienziali, che i nostri operatori di nove regioni diverse hanno realizzato e portato al TTG, ha suscitato l’interesse di 300 tour operator italiani e stranieri. Pacchetti che hanno compreso almeno due esperienze significative oltre il pernottamento e che hanno riguardato destinazioni di mare, montagna, terme, attività all’aria aperta, borghi, città d’arte. C’è molto da fare, e farlo insieme, appunto in rete, può, superate le prime difficoltà, aprire nuove più importanti prospettive”.