Sostenere il turismo esperienziale e far ripartire il piano strategico di sviluppo del settore turistico. Sono le due istanze che Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, ha presentato al sottosegretario ai Beni culturali e al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, nel corso di un incontro al ministero durante il quale la Confederazione ha ribadito l’apprezzamento del ritorno della delega del Turismo al ministero dei Beni culturali. Si tratta di una scelta che “può permettere l’integrazione tra turismo e cultura di cui l’Italia, che vanta oltre 50 siti Unesco, ha bisogno per valorizzare le proprie potenzialità nel settore”.
Il settore del turismo rappresenta un fondamentale asset strategico per l’economia italiana con una incidenza sul Pil che sfiora il 12% e i “numeri” legittimano CNA nel ruolo di protagonista della rappresentanza delle istanze con circa 40mila imprese del comparto associate comprendendo strutture ricettive, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio e guide turistiche.
Nel corso del cordiale colloquio con l’esponente del Governo, la CNA ha presentato un documento nel quale sono indicate le priorità per la valorizzazione del turismo. Tra queste il riconoscimento normativo del turismo esperienziale, che si basa su attività connesse allo sviluppo di una specifica forma di offerta turistica finalizzata, tramite l’esperienza diretta, alla promozione e alla valorizzazione dei mestieri che caratterizzano l’identità di ciascun territorio e che sono riconosciuti per il loro alto valore artistico, ingegneristico e tradizionale.
CNA inoltre ha sottolineato l’esigenza di far ripartire il Piano strategico di sviluppo del Turismo (2017-2022) per la valorizzazione in modo integrato delle aree strategiche di attrazione turistica, i relativi prodotti e le destinazioni emergenti nell’ottica di ampliare, innovare e diversificare