E’ alle porte la nuova edizione di TheMicam, che si terrà dal 3 al 6 settembre a Milano, nei padiglioni della fiera di Rho.
Mai come oggi, lo spirito delle aziende che partecipano a quella che è ancora considerata la vetrina più importante del settore calzaturiero internazionale, è di massima cautela.
Se il panorama politico-economico dei mercati cui le aziende del distretto, per tradizione, si sono sempre affacciate, è ancora dominato da un forte sentimento di incertezza, tra gli artigiani una consapevolezza c’è: impossibile andare in fiera senza aver prima lavorato, e bene, on line.
Spiega il Presidente Provinciale CNA Fermo Paolo Silenzi: “Non ci sono buyer disposti a fare acquisti a medio e lungo termine. Lo sosteniamo da tempo e oggi è ormai una realtà per tutti. Le aziende sono chiamate ad offrire un servizio più celere e flessibile, è necessario riorganizzare i campionari e ottimizzare la produzione in base a tali esigenze. Inoltre, nonostante la vetrina fieristica rimanga un contesto appetibile, il buyer la frequenta sempre meno o comunque in modo diverso: per questo è fondamentale digitalizzare i prodotti, lavorare al meglio con gli strumenti a nostra disposizione on line, non solo per fare conoscere ciò che facciamo ma soprattutto per mantenere un feedback, un rapporto continuo durante tutto l’anno con i compratori”.
Aggiunge il Presidente Provinciale di CNA Federmoda Gianluca Mecozzi: “La consapevolezza è che il mercato è saturo, in questo momento quello che manca è la richiesta. Oggi, con una fiera che per le aziende significa non più del 30% del fatturato annuo, chi non ha un sito web, non ha ottimizzato il sistema produttivo e digitalizzato i prodotti, a Milano non arriva sicuramente preparato. Il contesto politico-economico dei Paesi con cui ci raffrontiamo e le continue oscillazioni delle loro valute contribuiscono a delineare sempre più il rapporto con il buyer in fiera come una vera e propria scommessa. Per ridurre al minimo l’incertezza, l’artigiano si deve concentrare sulle sue produzioni peculiari e sul proprio core business, focalizzandosi sugli articoli che lo caratterizzano sul mercato”.
Quello della digitalizzazione delle imprese è un tema su cui la CNA lavora da tempo, insieme alla tutela del Made in Italy; per questo, al TheMicam presenterà il marchio TFashion, nato dal protocollo di intesa tra CNA Federmoda Marche e Unionfiliere Uniocamere. Si tratta di un sistema di tracciabilità volontario, che indicherà il luogo in cui sono avvenute le fasi di lavorazione del prodotto, creando così filiere integrate tra clienti, fornitori e subfornitori; le informazioni saranno riportate in etichetta, permettendo al consumatore di ripercorrere la storia del prodotto acquistato. Obiettivo di TFashion: contrastare falsi e contraffazioni, garantire trasparenza al consumatore finale, responsabilità nei confronti dei fornitori, autenticità del prodotto ed eticità dei comportamenti