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Tutto quello che bisogna sapere sul nuovo codice degli appalti pubblici

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Il nuovo codice degli appalti pubblici e delle concessioni, approvato dal Senato, delega il Governo ad attuare la nuova disciplina europea e a procedere a un riordino della normativa vigente sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Si tratta di un cambiamento strutturale della normativa, che comporta un aggiornamento delle imprese necessario per consentire a queste ultime di arrivare preparati e cogliere le nuove opportunità sul mercato degli appalti pubblici. Questa la ragione che ha spinto CNA a organizzare, lunedì 21 marzo, alle ore 20.30, presso l’Ex Macello in Via Mulini 25 a Cesena, un incontro sul tema “Appalti aperti per le piccole imprese”, seminario a cui prenderanno parte esperti a livello nazionale.

L’iniziativa è stata presentata giovedì 17 marzo a Cesena in una conferenza stampa a cui hanno partecipato Claudio Bellini e Gabriele Di Bonaventura, rispettivamente presidente e responsabile di CNA Costruzioni Forlì-Cesena; Paolo Lucchi, sindaco di Cesena e Sandro Siboni, presidente di CNA Cesena Val Savio.

L’impianto del nuovo codice degli appalti finalmente recepisce molte delle proposte portate avanti da CNA per valorizzare le piccole imprese del territorio. Quelle stesse imprese che, come CNA denuncia da anni, sono state troppo a lungo confinate nel recinto dei subappalti, senza alcun sistema di garanzie.

Suddivisione in lotti, superamento del massimo ribasso, regolamentazione dei subappalti e pagamento diretto dei subappaltatori: queste alcune delle proposte di CNA che sono state accolte. Apprezzabili anche i frequenti richiami alla necessità di garantire processi semplificati e trasparenti, oltre alla lotta alla corruzione.

Il codice degli appalti italiano era il più complicato d’Europa, con circa 800 articoli fra norme primarie e regolamenti. Una vera e propria giungla giuridica che non faceva né il bene delle imprese, né quello della comunità, ostacolando in particolare le medie e piccole aziende. Ecco perché il nuovo codice rappresenta un’occasione storica per il nostro Paese, perché ci permetterà di cambiare approccio, a patto di imboccare la strada della semplificazione e della trasparenza. Due valori fondamentali per CNA e per le imprese.

Ricordiamo che CNA Costruzioni, anche a livello locale, da tempo è fianco delle imprese per tutelarle su questa partita. A marzo 2014, ad esempio, ha inviato a tutti i sindaci della provincia una proposta adottare un atto di indirizzo relativo alla programmazione dei lavori pubblici, che ha riscosso vivo interesse da parte delle Amministrazioni. Nel solco di quella proposta, ora CNA sta lavorando su diversi progetti e azioni sul territorio, una in particolare riguarda l’area di CNA Cesena Val Savio: la firma di un Protocollo con il Comune di Cesena

Il programma della serata prevede l’apertura di Sandro Siboni, presidente di CNA Cesena Val Savio, il saluto di Paolo Lucchi, sindaco di Cesena; gli interventi di Pierdanilo Melandro, consulente ITACA, Istituto per l’Innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale e Claudio Bellini, presidente di CNA Costruzioni Forlì-Cesena; le conclusioni saranno affidate e Rinaldo Incerpi, presidente nazionale di CNA Costruzioni. Ci sarà spazio, naturalmente, per domande e interventi dal pubblico.

Un tema che è strategico per gli associati. Il perdurare della crisi economica ha aumentato le difficoltà del settore delle costruzioni a trovare sbocchi di mercato ed ha spinto sempre più le piccole e medie imprese artigiane a considerare la partecipazione agli appalti pubblici quale ulteriore e spesso unica opportunità di lavoro.

 

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